Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sviluppo Italia senza stipendi, cresce la tensione: decisi tre giorni di sciopero

I sindacati: non sono state versare neppure le quote per la previdenza integrativa. Il presidente: le commesse non sono sufficienti

PALERMO. Cresce la tensione fra i lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia, società partecipata della Regione con funzioni di agenzia regionale per lo sviluppo economico. Fra i sindacati è allarme per i conti della società, ieri la prevista audizione in commissione Bilancio all'Ars è saltata, se ne riparlerà oggi.

«Gli stipendi sono in ritardo - spiega Gian Luca Mazzarese, rappresentante Fisac-Cgil - ma soprattutto molti di noi vantano crediti consistenti a causa del mancato versamento delle quote per la previdenza integrativa. È una deriva che viene da lontano, la verità è che le commesse non bastano a coprire i costi. In cassa non ci sono più nemmeno i soldi per acquistare i valori bollati».

Il bilancio 2013 si è chiuso con perdite per un milione e 800 mila euro, secondo Mazzarese anche per il 2014 «si va verso perdite consistenti, almeno un milione e 200 mila euro. Andiamo incontro a ulteriori difficoltà - aggiunge il rappresentante della Fisac-Cgil - , saltando gli stipendi, se non saranno versati i contributi previdenziali la Regione non può più pagarci perché mancherà la certificazione Durc (Documento unico di regolarità contributiva, ndr), si blocca anche la fatturazione».

Nei giorni scorsi i dipendenti si sono riuniti in assemblea, fissate tre giornate di sciopero le cui date saranno stabilite nei prossimi giorni. Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca Uil denunciano una «conduzione improntata all'improvvisazione, con l'assenza di una visione strategica e concreta per la risoluzione dei problemi gestionali, anche a causa della mancanza di un proficuo raccordo con il Socio Unico, Regione Siciliana».

ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

Caricamento commenti

Commenta la notizia