ROMA. Si conferma l'estensione della social card anche agli immigrati, misura già prevista nella Stabilità 2013, e scoppiano le polemiche. Il governo intanto mantiene le promesse e porta a 400 milioni, dai 250 iniziali, lo stanziamento a favore dei non autosufficienti previsto nella legge di stabilità. Le risorse saranno attinte dal fondo per la famiglia che sarà così in parte riconvertito. Altri 60 milioni confluiranno nel Fondo emergenze della Protezione civile, già rifinanziato nello Sblocca Italia in piena alluvione Genova.
L'Iva sugli ebook scende al 4%, come fortemente voluto dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, mentre, per il secondo anno consecutivo, la web tax sui colossi di Internet non riesce a passare dal setaccio del Parlamento. La storia della Google tax, è stata in realtà particolarmente complessa e ha visto opposte già dallo scorso anno due anime del Pd. Il suo primo sponsor, il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia era riuscito nel 2013 a farla inserire nella legge di stabilità per il 2014. Ma fu bocciata e lo stesso è successo oggi. Boccia spiega: «è una decisione sbagliata. Non si può più perdere tempo. Auspico che entro la fine del semestre europeo, così come ha promesso Renzi, il governo assuma una posizione netta e chiara».
Quello a cui il governo sta invece concretamente lavorando è il capitolo canone Rai. La percentuale di evasione di una delle tasse meno condivise dagli italiani è altissima e, secondo le indiscrezioni circolate in questi giorni sulla stampa, per sanarla l'esecutivo starebbe rispolverando la vecchia idea di far pagare il canone in abbinamento alla bolletta elettrica. L'importo scenderebbe ma l'evasione di fatto scomparirebbe, garantendo maggiori entrate che sarebbero destinate alle emittenti locali. L'ipotesi bolletta è stata però bocciata ad aprile scorso dall'Autorità per l'energia che la definì impropria. La Commissione riprenderà i lavori domani mattina, probabilmente a singhiozzo visto l'approdo in Aula del Jobs act. Sono attesi sul tavolo il pacchetto Comuni e il nodo ammortizzatori sociali, con 400 milioni di stanziamento equamente distribuito in due anni.
Ieri però è stato anche il giorno del polverone social card agli extracomunitari. Un emendamento del governo che ha compensato Poste dei costi della distribuzione nei primi mesi del 2014 è stato erroneamente interpretato come allargamento della carta acquisti anche agli extracomunitari, scatenando la polemica politica. Peccato che la norma sia nata con la manovra dello scorso anno e che la sperimentazione a favore degli immigrati con regolare permesso di soggiorno vada avanti ormai da mesi. A chiarire in serata è dovuto intervenire anche il Tesoro, sottolineando che l'emendamento del governo sana esclusivamente il periodo gennaio-marzo 2014 e non «modifica i criteri per l'accesso alla prestazione». Polemiche italiane a parte, gli occhi sono ora però tutti puntati su Bruxelles. La Commissione europea dovrebbe esprimere quello che assume l'aurea di un vero e proprio verdetto martedì. L'attesa, ha assicurato Pier Carlo Padoan, è per una «luce verde».
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