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Fondi europei al Sud, Delrio: "Toglieremo i soldi alle Regioni che non sanno spenderli"

Incalza il dibattito con i parlamentari "meridionali" che criticano le dichiarazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

ROMA. Cresce la polemica politica sui fondi Ue destinati al Mezzogiorno. Oggi le schermaglie hanno interessato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio e il fronte dei parlamentari meridionali dopo l'annuncio che i soldi saranno usati per altri scopi. Denari - tuonano - sottratti al Meridione. E tuonano ancor di più visto che a innescare il caso è stato Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e compagno di partito dello stesso Delrio. Che oggi precisa: «Togliamo i fondi al Sud che non li spende».

La questione insomma si dibatte in punta di regolamento - quello dei fondi comunitari europei - ma ben tenendo presente l'opportunità politica. «Qui non c'è un problema di Sud», spiega Delrio alla commissione Politiche Ue del Senato. «Io ho molto rispetto per Boccia, persona intelligente e capace, ma qui dobbiamo dirci la verità». E la verità, dice il sottosegretario, è che i 3 miliardi previsti dalla legge di stabilità per finanziare le assunzioni a tempo indeterminato sono presi dai fondi della Politica Agricola Comunitaria (Pac). Nessun sotterfugio. Ma è anche vero che si tratta di risorse «non impegnate» al 30 settembre 2014. E dunque quattrini che aspettano di essere spesi «da 8 anni» perchè legati al precedente piano d'investimenti 'made in Bruxelles'.

E su questo punto Delrio cambia passo. «Se mi chiedete - argomenta - se dopo 8 anni si può riprogrammare con una misura nazionale un fondo che non è stato nemmeno utilizzato la mia risposta è "sì". Quindi non mi si venga a dire che togliamo i fondi al Sud: togliamo i fondi al Sud che non li spende nei tempi giusti e con la mentalità giusta. Ci sono delle regole: basta deroghe».

Risposta chiarissima a quei deputati - Giuseppe Zappulla, Liliana Ventricelli e Magda Culotta, sempre del Pd - che in una nota chiedevano a Delrio «parole ufficiali di chiarimento». A non essere d'accordo con la linea del governo è però anche Giovanni Mauro del gruppo Grandi Autonomie e Libertà. Che al plenipotenziario di Matteo Renzi non contesta la teoria ma la pratica.

«È giusto - dice - reinvestire i fondi Pac non spesi, ma che siano reinvestiti al Sud e non per finanziare piani nazionali: con quei soldi si finanzino le assunzioni al Sud». Ma Delrio - pur augurandosi che le ricadute degli sgravi si sentano «proprio nel Mezzogiorno» - non ha garantito nulla di più. Anche perchè, ricorda, «stiamo parlando di fondi nazionali».

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