PALERMO. Entro il 16 ottobre scatta il pagamento dell’acconto della Tasi in 5.279 Comuni: oltre 15 milioni di italiani, in prevalenza proprietari ma in molti Comuni anche inquilini, saranno chiamati a pagare un acconto medio di 74 euro. È quanto emerge da un’elaborazione della Uil, secondo la quale la tassa sui servizi indivisibili (come illuminazione pubblica e manutenzione strade), sarà più cara, rispetto all’Imu del 2012, per una famiglia su due. La media dell’aliquota applicata dai 105 capoluoghi di provincia si consolida al 2,63 per mille (superiore all’aliquota massima «ordinaria»), seppur «addolcita» dalle singole detrazioni introdotte dai relativi Comuni. L’aliquota media complessiva applicata in tutti i Comuni invece è dell’1,99 per mille.
A Caltanissetta tassa da 4 milioni
Per la Tasi i nisseni pagheranno 2,5 per mille per la prima casa, 1,5 per mille per la seconda. Le tariffe sono state votate dal consiglio comunale uniformatosi alla delibera esitata dalla giunta che spera di incassare quattro milioni dalla Tasi e dodici milioni di euro dalla Tari.
Trapani, bocciata l’aliquota maggiore
Sarà dell’1,7 per mille l’aliquota che il Comune di Trapani applicherà per i contribuenti del capoluogo per la Tasi. Non è passata la proposta della giunta che proponeva una aliquota maggiore del 2,5 per mille. A Favignana il Comune è invece riuscito ad azzerare la tassa.
Aliquote variabili nell'Agrigentino
Aliquote variabili in provincia di Agrigento per l’applicazione della Tasi. Si va dal minimo imposto per legge dell’uno per mille fino ad un massimo del 2,9. Mentre i cittadini di uno dei Comuni più piccoli, Sambuca Di Sicilia, non pagheranno nulla perché grazie alle royalty, cioè le tasse, pagate per le pale eoliche, pari a circa 120 mila euro, il Consiglio comunale ha azzerato la Tasi. Ad Agrigento la tariffa sarà del 2,5 per le prime case e del 2,9 per le seconde case con un bonus di 100 euro per le abitazioni principali con rendite catastali fino a 400 euro.
Niente Tasi a Ragusa
A Ragusa per quest’anno la Tasi non si pagherà. Lo ha stabilito l’amministrazione a guida 5 Stelle. L’azzeramento della Tasi è stato reso possibili dall’utilizzo delle royalty petrolifere.
Malcontento nei Comuni dell'Ennese
A Enna la giunta guidata dal sindaco Paolo Garofalo ha proposto il 2,5 per mille. L’opposizione a Sala d’Euno ha allungato il dibattito e portato la votazione fino a mezzanotte e 2 minuti dell’11 settembre quando la legge sanciva l’approvazione entro le 24 del 10 settembre. Quindi è stata applicata la tariffa base dell’uno per mille. A Villarosa, Valguarnera, Troina e Nicosia la Tasi è stata azzerata.
Siracusa, aliquota al top sulla seconda casa
A Siracusa la Tasi sulla prima casa è stata fissata al 2,3 per mille. Una decisione assunta dall’amministrazione comunale che ha invece fissato l’aliquota per la seconda casa al 10,6 per mille.
A Catania si è deciso di non decidere
Nonostante la convocazione di quattro sedute di Consiglio comunale, per ben due volte, in seconda convocazione, a Catania non è stato raggiunto il numero legale in aula per votare l’aliquota legata alla Tasi. È stata così applicata la tariffa base dell’uno per mille.
Tetto massimo a Messina
Giunta e Consiglio comunale hanno approvato al 3,3 per mille (tetto massimo) l’aliquota per il pagamento della Tasi. Il Comune ha previsto 8,8 milioni di euro di entrate dalla tassa sui servizi indivisibili.
Palermo, detrazioni in base alle rendite
L’aliquota Tasi fissata dal Consiglio comunale di Palermo è del 2,89 per mille sul valore catastale dell’immobile, rispetto alla proposta della giunta che era del 2,9. Il gettito sarà di circa 15 milioni di euro da impiegare per servizi dall’illuminazione pubblica alla manutenzione delle strade. Previste detrazioni in base alle rendite catastali.
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