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Italia-Malta, strategia congiunta per migliorare il sistema dei trasporti

Previsti 25 milioni, nella prossima programmazione Ue

PALERMO. Una strategia congiunta fra la Sicilia e Malta per migliorare il sistema dei trasporti, in un’ottica di ecosostenibilità. È quella che è stata illustrata nel corso della Conferenza intermedia del progetto Streets (Strategia Integrata per un Trasporto Sostenibile Italia-Malta), un programma di cooperazione fra Italia e Malta finanziato dall’Ue.

La conferenza, che si svolge all’Hotel Baglio Basile (ss 115, km 43,200, Petrosino), riunisce studiosi, partner istituzionali, stakeholder e policy maker per condividere lo stato di avanzamento del progetto e la “Strategia sul trasporto italo-maltese” che dovrebbe diventare la base della prossima programmazione 2014-2020. Un programma, quello Italia-Malta di cui la Sicilia è autorità di gestione anche per i prossimi sette anni, che vale 25 milioni di euro. Fondi che, per i principi di complementarità e addizionalità stabiliti dall’Ue, sono solo una parte dei fondi comunitari che potrebbero affluire in Sicilia.

Il progetto - promosso dal Collegio universitario Arces di Palermo e che ha come capofila la Regione Siciliana (Assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità) e come partner istituzionali il Comune di Vittoria, l’Autorità Portuale di Catania, Transport Malta e l’Università di Malta - rientra fra le iniziative a supporto del corridoio numero 5 della rete Ten-T Helsinki-La Valletta, individuato dall’Unione Europea insieme ad altri assi.

Nei mesi precedenti esperti e ricercatori hanno studiato il sistema dei trasporti in Sicilia e a Malta, interfacciando le informazioni, quelle raccolte attraverso questionari somministrati nei nodi fondamentali e quelle dei tavoli tematici su trasporto aereo, trasporto merci e trasporto collettivo stradale.

Dalla mappatura emerge – per quanto riguarda i tre scali aeroportuali interessati (Trapani, Catania e Comiso) – che ad esempio Catania e Trapani sono ben connessi con la rete autostradale Ten-T mentre Comiso è, su questo fronte, carente: assente la ferrovia, i servizi di trasporto collettivo sono poco efficienti in termini di frequenza e collegamenti offerti. Eppure il bus è il “mezzo preferito”: su oltre 300 mila persone che transitano annualmente dai nodi di Pozzallo, Catania e Trapani, il 50 per cento circa sceglie il trasporto collettivo su gomma per spostarsi con punte di oltre il 65 per cento ad esempio per chi arriva a Pozzallo e vuole spostarsi verso Catania e Taormina.

Sul fronte del trasporto merci dalla mappatura è emerso che dalla Sicilia, e in particolare dai porti di Augusta, Catania e Pozzallo, passa più del 50 per cento del trasporto merci fra l’Italia e Malta. Di grande rilevanza il mercato di Vittoria da cui ogni anno partono 6.300 tonnellate di merce (ortaggi e frutta) dirette a Malta e per il 70 per cento movimentate da un unico vettore. Di contro la direttrice Vittoria-Catania presenta un livello di servizio della rete stradale e ferroviaria inadeguato ai flussi.

La strategia considera le infrastrutture come mezzi per offrire servizi di alta qualità e a costi competitivi, la cui progettazione deve essere rispondente alle esigenze dei sistemi integrati di gestione dei flussi sia passeggeri che merci.
Sul fronte del trasporto aereo si punta al potenziamento degli scali esistenti che deve essere supportato, a breve termine, dallo sviluppo delle infrastrutture di collegamento e dalla integrazione degli aeroporti con le altre reti di trasporto (ferroviaria, metropolitana, stradale e autostradale). Nel medio e lungo periodo si punta alla differenziazione e alla specializzazione dei diversi scali (ad esempio: cargo, low cost, charter, ecc.). Altro obiettivo è il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture eliportuali, utili per collegamenti a carattere commerciale.

Nell’ambito del trasporto marittimo la priorità dal punto di vista infrastrutturale, riguarda l’aumento del pescaggio degli scali vista la continua crescita della dimensione media delle navi. La disponibilità di porti con profondità superiore ai 18 metri significherebbe infatti per Sicilia e Malta l’occasione per attrarre importanti flussi di merci in transito nel Mediterraneo che, attualmente, dispongono di un ridottissimo numero di approdi utilizzabili.

La strategia elaborata prevede anche un “sistema portuale” della Sicilia occidentale, attraverso la sinergia fra le varie Autorità portuali. Nel campo del trasporto ferroviario sono stati gli interventi di velocizzazione della linea Messina-Catania-Palermo, per collegare le tre aree metropolitane della Sicilia e i rispettivi nodi portuali e aeroportuali.

Sul fronte della logistica sono diverse le soluzioni progettate fra cui un sistema sperimentale di procedure di pre-clearing nel sistema dei controlli doganali, che consenta di anticipare alle imprese terminaliste le informazioni relative ai controlli da effettuare e snellire il traffico.

Soluzioni tecnologiche sono previste sia per quanto riguarda il settore merci che per quello passeggeri e alcune di queste sono già state avviate. In particolare già operativi i totem informativi collocati a Vittoria, Scoglitti, Malta (e di prossima collocazione a Trapani e sul catamarano da Pozzallo) che forniscono all’utente informazioni sia riguardo i servizi di trasporto e ricettivi che di natura storico/culturale. Altri due progetti, già avviati, riguardano il cosiddetto “accesso intelligente” al porto di Catania e un sistema di telerilevamento dei mezzi di trasporto.

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