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L'allarme di Draghi: "La ripresa ha perso slancio, ci sono dei rischi per la geopolitica mondiale"

Alcuni dei fattori che le stime della Bce sull'inflazione hanno sottovalutato sono «la disoccupazione elevata e le dimensioni della capacità produttiva inutilizzata»

VILNIUS. La ripresa dell'Eurozona «sembra aver perso slancio di recente» e ci sono «rischi evidenti» posti dalle tensioni geopolitiche e da riforme insufficienti da parte dei governi, che invece devono «agire con decisione». Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, in un'intervista al quotidiano lituano Verslo Zinios.  Alcuni dei fattori che le stime della Bce sull'inflazione hanno sottovalutato sono «la disoccupazione elevata e le dimensioni della capacità produttiva inutilizzata». «Con l'ingresso della Lituania nell'euro tutti e tre i Paesi baltici saranno presto parte dell'Unione monetaria. Questa è una grande ricchezza per
l'Eurozona, anche perchè dimostra la sua attrattiva».

«Il principale nemico dell'Europa è la disoccupazione». Il presidente della Bce Mario Draghi promette di dare battaglia all'emorragia di posti di lavoro, ma frena sulle generalizzazione: «nell'Eurozona non vediamo rischi di deflazione», e «ho detto più volte che la ripresa è modesta, debole, mal distribuita e fragile, ma non siamo in recessione». Un invito alla cautela, visto che delle tre grandi economie dell'euro l'unica a essere tornata in recessione è l'Italia, e i prezzi sono negativi solo in alcuni Paesi. Ma quanto stiano peggiorando le prospettive economiche dei Diciotto, compresa la Germania, lo dicono i dati come l'indice Ifo diffuso oggi, che fotografa un nuovo calo della fiducia delle imprese tedesche (a 104,7) peggiore di quanto preventivato dagli economisti.

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