NEW YORK. Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) promuove l'impegno dell'Italia a ridurre il deficit sotto il 3% nel 2012 2 vicino alle zero nel 2014. E invita l'Italia ad andare avanti con il "risanamento di bilancio per ridurre l'elevato debito pubblico, mantenere stabile il settore finanziario e rafforzare il potenziale di crescita con riforme strutturali". Lo afferma il Fmi nell'Article Iv sull'Italia. Poi però sottolinea: "L'Italia sta sperimentando una ripresa debole spinta dalle esportazioni. L'economia è cresciuta dell'1,3% nel 2010, meno della media dell'1,7% dell'area euro. Il trend è continuato nel primo trimestre. La domanda interna resta debole. Le spese delle famiglie sono caute con l'aumento della disoccupazione e il calo del reddito disponibile. Gli investimenti sono saliti significativamente nella prima metà del 2010 ma si sono indeboliti con la fine degli incentivi a giugno".
E ancora: "Le autorità hanno raggiunto in modo facile i target di bilancio del 2010. Il deficit è sceso dal 5,3% del 2009 al 4,5% del 2010, ben al di sotto del target del 5%. Il miglioramento riflette una buona performance delle entrate e contenute spese di bilancio. L'aumento delle imposte indirette ha bilanciato il calo delle entrate di capitale" osserva il Fmi. "Il positivo trend di bilancio è continuato nei primi mesi del 2011". Le banche italiane hanno navigato la crisi, la "qualità dei loro asset è peggiorata negli ultimi due anni con il rallentamento economico. La redditività sarà indebolita dai crescenti costi di finanziamento. La ricapitalizzazione in corso da 12 miliardi di euro le sta rafforzando".