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Armao: "Siciliani svantaggiati dal sistema bancario"

L'assessore regionale per l'Economia ha presentato al presidente dell'Ars, Francesco Cascio e al presidente della Commissione Bilancio, Riccardo Savona la relazione dell'Osservatorio regionale per il monitoraggio dei servizi e dei prodotti bancari per l'anno 2010, documento, elaborato dalla direzione generale del credito

PALERMO. L'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao, ha presentato al presidente dell'Ars, Francesco Cascio e al presidente della Commissione Bilancio, Riccardo Savona la relazione dell'Osservatorio regionale per il monitoraggio dei servizi e dei prodotti bancari per l'anno 2010, documento, elaborato dalla direzione generale del credito dell'assessorato.    "Se la relazione conferma i primi segnali di ripresa economica - dice Armao -, manifesta il permanere della situazione di svantaggio delle condizioni offerte dal sistema bancario ai siciliani". "I dati - dice Armao - mostrano che i tassi praticati dalle banche in Sicilia restano superiori a quelli del resto del Paese, mentre il drenaggio di fondi, provenienti dai depositi, verso altre regioni d'Italia si è fortemente attenuato.


Ma ancora rimane il problema del maggior costo del denaro per le famiglie e le imprese e l'eccesso di garanzie richieste dalle banche, questioni sulle quali la Regione intende intervenire, oltre che con un confronto col sistema bancario, con iniziative mirate quali il microcredito alle famiglie e il rafforzamento dei consorzi fidi per le imprese".    La struttura del sistema bancario alla fine del 2010 in Sicilia era costituita da 67 banche, 4 in meno rispetto al dicembre 2009, mentre nello stesso periodo gli sportelli sono diminuiti di 47 unità (da 1806 a 1759), con 35 banche regionali (quelle che hanno sede legale in Sicilia) e 512 sportelli.    Secondo i dati dell'Osservatorio i prestiti alle famiglie consumatrici e alle imprese sono in aumento. L'analisi mette in evidenza che il settore produttivo che ne detiene il maggiore ammontare è quello dei servizi (56,24%), mentre l'industria manifatturiera è di gran lunga meno finanziata dalle banche (13,41%); il settore delle costruzioni ha infine un valore in linea con quello nazionale (17,23%).   


La difficile situazione congiunturale ha portato il volume delle sofferenze delle banche operanti nell'Isola, in rapporto ai prestiti, al 6,33%, valore superiore al 4,61% della media nazionale.    "Anche in questo caso - ha spiegato l'assessore - è utile un raffronto con il recente documento della Banca d'Italia da cui risulta che il flusso dei crediti in sofferenza nel 2010 è stato pari al 2,2% dei prestiti esistenti all'inizio dell'anno. Dalla relazione della Banca d'Italia emerge che il rapporto tra lo stock di sofferenze e i prestiti bancari è progressivamente sceso dal 20,2% del 2000, al 6,3% del 2010. Nello stesso periodo il tasso di ingresso in sofferenza è diminuito dal 2% del 2000 fino all'1,5% nel 2007, per poi tornare ad aumentare".   


Per ultimo l'Osservatorio si sofferma sui tassi attivi dei finanziamenti per cassa alle famiglie consumatrici, relativamente alle operazioni a revoca. Questi, al 31 dicembre 2010, in Sicilia hanno fatto registrare un aumento dello 0,23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; gli stessi tassi continuano a risultare superiori rispetto al dato medio nazionale (+2,52%). Rispetto a dicembre 2009 nell'Isola c'é stato un aumento dei tassi nelle operazioni a revoca, a differenza di altre aree geografiche, mentre i tassi applicati nelle operazioni a scadenza sono omogenei.    Il rapporto tra credito utilizzato e accordato operativo è pari a 81,19%, in aumento di 2,14 punti rispetto al valore registrato nel dicembre 2009 (79,05%) ed è più alto del valore nazionale (8,84 punti di differenza). L'incidenza delle garanzie sui finanziamenti continua ad evidenziare valori diversi da quelli della media nazionale; il rapporto fra garanzie ed accordato operativo, al 31 dicembre 2010 si è attestato al 46,35%, distanziandosi dal dato medio nazionale di 15,72 punti.    Ultimo punto della relazione riguarda il Taeg (Tasso annuo effettivo globale): al 31 dicembre 2010 si è registrato nell'Isola, un tasso medio del 3,23% per finanziamenti diversi da quelli per acquisto abitazione, ed uno medio del 3,36% per finanziamenti per acquisto abitazione.

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