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Fiat di Termini, al via gli incontri per la riconversione

Ieri il ministro Romani, con Lombardo e Venturi, ha esaminato i progetti di Rossignolo e Venturi. L’assessore: Ci aspettiamo che il gruppo torinese ceda le chiavi dello stabilimento ad un prezzo simbolico

ROMA. Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha iniziato stamattina, insieme al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, gli incontri con i rappresentanti di due dei 7 progetti selezionati dalla short list dall'advisor Invitalia per la riconversione industriale del sito Fiat di Termini Imerese. Il calendario dei lavori si concluderà entro i prossimi giorni.
L'incontro "é stato positivo" e "ho avuto l'impressione che le parti siano incuriosite delle potenzialità sulla mobilità sostenibile e sui risvolti ambientali e comportamentali di medio periodo". Afferma il finanziere, Simone Cimino, raggiunto telefonicamente al termine dell'incontro su Termini Imerese con il ministro Romani. "Ho colto - spiega - una sana curiosità intellettuale ed una predisposizione verso il nuovo, non alternativo agli altri progetti, ma complementare, non necessariamente dentro Fiat ma sarebbe bello, sul piano simbolico e strategico, come segnale per un nuovo sviluppo culturale del fare impresa".
"I progetti di Rossignolo e Cimino non sono incompatibili e abbiamo dato la nostra disponibilità per giungere alla migliore soluzione per il sito industriale di Termini Imerese", ha detto Lombardo al termine dell'incontro, al quale ha partecipato anche l'assessore alle Attività produttive Marco Venturi.
"L'advisor farà ulteriori accertamenti e a conclusione della verifica dei sette progetti - ha aggiunto il governatore - in piena sintonia col governo, parteciperemo perché possano andare in porto queste soluzioni alternative che consentono di mantenere la manodopera." "Aspettiamo di avere ulteriori incontri al ministero, al fine di approfondire anche le altre proposte - ha detto Venturi - Ma siamo giunti alla stretta finale per decidere il futuro dello stabilimento di Termini Imerese, che Fiat lascerà il 31 dicembre 2011". "Ci aspettiamo che il gruppo torinese mantenga la parola data e al momento opportuno - ha concluso - ceda le chiavi dello stabilimento ad un prezzo simbolico. Confidiamo, su quest'ultimo punto, anche sulla mediazione del ministro Romani."
Per Lombardo: "I due progetti, che non sono incompatibili, sono entrambi molto interessanti in quanto l'uno, quello di Rossignolo, assorbirebbe tutti i lavoratori che facevano riferimento alla Fiat, mentre il secondo, quello di Cimino per la produzione di centraline per auto elettriche, rappresenterebbe una forte spinta in termini di innovazione e sviluppo, soprattutto in una regione come la nostra."
Lombardo infine ha annunciato di avere "ricevuto la conferma del finanziamento relativo al progetto che vede impegnate insieme StMicroelectronics, Sharp ed Enel per la produzione di pannelli fotovoltaici nello stabilimento M6 di Catania".

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