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Munafò al Giornale di Sicilia: «Strutture vecchie e forti piogge, cedimenti prevedibili»

“In Sicilia le grandi opere hanno 30-40 anni. Bisogna porsi il tema della manutenzione”. A dirlo in un’intervista sul Giornale di Sicilia oggi in edicola è l’ingegnere capo del Genio civile di Palermo Manlio Munafò. Sulle cause dei recenti cedimenti secondo lui hanno contato molto i fenomeni meteorologi ma anche le strutture vecchie. Da un lato le forti piogge, dall’altro il fatto che il calcestruzzo armato non è eterno. “Moltissime strade hanno 30-40 anni e iniziano inevitabilmente a risentire dell'età. Si deve porre l'accento su quelli che sono gli aspetti della manutenzione, sulle opere in cemento armato”.

Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola anche due interviste sul caso Contrada: allo stesso ex superpoliziotto: «Fatta giustizia, ma la mia vita è distrutta»; e al docente di Diritto penale Costantino Visconti:«Sentenza di grande civiltà giuridica»

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1 Commento

Luigi

15/04/2015 21:19

Osservo che dopo il crollo del pilone autorevoli tecnici e professionisti dichiarano che quello che è accaduto era ampiamente prevedibile poiché il pericolo di quella frana si conosceva da un decennio, che le manutenzioni alle opere siciliane lasciavano a desiderare e ancora bla bla bla....E allora anche questi "scienziati" sono colpevoli per non avere denunciato alle procure le situazioni di pericolo di cui erano a conoscenza. Non saranno direttamente responsabili ma il loro silenzio e' complicità!

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