
Quel Grande Amore del Volo gli fa chiudere la loro tournée in Sicilia come un Capolavoro: domenica il trio composto da due tenori e un baritono pronti per l’ultimo show di Tutti per Uno-Ad Astra Live al Palarescifina di Messina.
Tra standing ovation e applausi, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, infatti, hanno portato la loro musica nei principali palazzetti d’Italia, regalando al pubblico un viaggio unico fra tradizione e innovazione. Un trio capace di mescolare emozioni e tecnica e che porterà in scena a Messina i brani dell’ultimo album Ad Astra, il primo tutto di inediti, se si fa eccezione per la cover di Who Wants to Live Forever dei Queen, oltre ai più grandi successi del trio e della tradizione musicale italiana.
«Tornare in Sicilia - dicono - è sempre un’esperienza unica». Piero e Ignazio, lo sanno tutti, sono originari dell’Isola, di Naro Barone e di Marsala Boschetto. «Una meravigliosa terra - continuano - che occupa un posto speciale nei nostri cuori. Speriamo di riuscire a trasmettere al pubblico tutto il nostro amore e il profondo legame che proviamo per questa regione».
Ad Astra ha segnato un nuovo capitolo della vostra carriera. Come avete scelto i brani, quali emozioni volevate trasmettere?
«Con Ad Astra volevamo offrire qualcosa di speciale ai nostri ascoltatori, aggiungendo brani che sentiamo particolarmente rappresentativi della nostra crescita artistica. La scelta delle tracce è stata guidata dall’intento di esplorare nuove sonorità e raccontare emozioni che potessero toccare corde profonde».
Il singolo Tra le onde unisce pianoforte e archi in modo potente. Qual è il significato?
«Tra le onde è un brano che invita a seguire il flusso della vita, lasciandosi guidare dalla forza dell’amore. Incoraggia ad affrontare le tempeste con coraggio, senza arrendersi di fronte alle difficoltà. Crediamo che ognuno, nella propria vita, possa provare queste sensazioni e sentivamo il bisogno di esprimere tali emozioni».
Come riuscite a mettere insieme le influenze classiche con il pop internazionale e senza perdere la vostra identità?
«Rimanere fedeli a ciò che siamo, con uno sguardo rivolto al futuro e un approccio contemporaneo, è il nostro obiettivo principale. Questo equilibrio nasce dalla nostra passione per la musica lirica, che è il nostro punto di partenza, e dalla nostra apertura verso altri generi musicali che ciascuno di noi ama e che arricchiscono il nostro stile».
Cosa significa per voi esibirvi davanti al pubblico siciliano?
«Con la Sicilia abbiamo un legame speciale. Per due di noi la Sicilia è casa, il luogo dove siamo cresciuti e ha un posto speciale nel cuore di tutti noi. È un posto che ci ha sempre dato tanto, sia musicalmente che personalmente».
Tra palco, tour e vita privata, come riuscite a trovare un equilibrio?
«Non è sempre facile, ma per noi è fondamentale tornare a casa e trascorrere del tempo con i nostri cari, nonostante i lunghi periodi in tour. Cerchiamo di mantenere un equilibrio coltivando amicizie, rimanendo fedeli alle nostre radici e cercando di preservare una certa normalità nella nostra vita quotidiana».
C’è un momento nella vostra carriera in cui vi siete sentiti come nelle «onde» della canzone?
«Ci sono stati momenti, nella nostra carriera e nella vita personale, in cui ci siamo sentiti travolti dalle onde, tra sfide e incertezze. Tuttavia, proprio come le onde che vanno e vengono, anche nella vita tutto è transitorio. È stato grazie al rapporto che abbiamo costruito in questi anni e ai legami con persone speciali che abbiamo trovato sostegno nei momenti difficili e la spinta a guardare sempre avanti con speranza e determinazione».

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia