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Alla Scala l'Orchestra del mare suonerà gli strumenti di Lampedusa

Concerto speciale con Sollima e Brunello, gli archi fatti con i relitti delle barche dei migranti

La Scala di Milano

Alla Scala il 12 febbraio suonerà per la prima volta in assoluto l’Orchestra del mare che utilizza esclusivamente strumenti ricavati dai legni dei barconi di migranti naufragati e realizzati dai detenuti del carcere milanese di Opera e di quello napoletano di Secondigliano.

Il ricavato del concerto a cui partecipano artisti d’eccezione come i violoncellisti Mario Brunello e Giovanni Sollima, il violinista francese Gilles Apap, ma anche Mimmo Paladino che ha offerto come scenografia la sua installazione I dormienti e Paolo Rumiz che ha scritto appositamente un testo, andrà al progetto Metamorfosi che la fondazione Casa dello spirito e delle arti porta avanti con il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

Serviranno quindi a finanziare i laboratori dei detenuti, non solo quelli di liuteria ma anche quelli di Rebibbia e Monza dove vengono realizzati con i legni dei barconi anche croci e oggetti sacri.
«Il 12 - ha anticipato il presidente della Casa dello spirito e delle arti Arnoldo Mosca Mondadori - nel tempio della lirica porteremo due viole, otto violini, due violoncelli e un contrabbasso».
Ad esibirsi saranno oltre a Brunello, Sollima e Apap anche musicisti dell’accademia dell’Annunciata diretta da Riccardo Doni. Il programma spazia dal concerto branderburghese n.3 di Bach a Violoncello vibrez, brano per due violoncelli composto da Sollima.

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