È un pezzo di televisione italiana, e quindi un pezzo della storia d’Italia. L’eterno mattatore Pippo Baudo si racconta a Gattopardo adesso che, a 85 anni, si prepara a guidare un nuovo programma sul Festival di Sanremo, anche quello una straordinaria cartina al tornasole del costume della Penisola.
È lui il protagonista della copertina del mensile che esce oggi in abbinamento con il Giornale di Sicilia e con la Gazzetta del Sud, ripercorrendo i suoi inizi da figlio di una famiglia borghese che sogna il teatro e lo spettacolo, a dispetto del padre che lo vuole avvocato.
Un’intervista a cuore aperto in cui racconta che la sua passione più profonda è stata il lavoro. Il lavoro come passione che fa battere il cuore, una bellissima dichiarazione d’amore in apertura di un magazine che racconta la Sicilia che cresce, che costruisce, che innova.
In questo numero, tante storie che trasmettono speranza e voglia di fare a dispetto dei colpi di coda della pandemia e della tragedia degli incendi che hanno afflitto quest’estate l’Isola (incendi alla quale è dedicata una storia che pure offre un raggio di luce nella devastazione).
Ecco il regista David Livermore che, dopo il successo della sua Elena al Teatro Greco di Siracusa, si prepara alla Norma sul Bellinifest, importante appuntamento dedicato al genio della musica catanese, una vera star dell’Ottocento.
«La Sicilia è incredibile, una vera culla di creatività, dall’arte alle granite», ci dice Livermore, confermando ancora una volta lo stupore dello sguardo altrui su potenzialità tutte da esprimere. Ed ecco ancora Maria Giovanna Ferrara, violinista e compositrice palermitana attiva a Brancaccio che firma la colonna sonora degli Stati generali delle donne all’Expo di Dubai. E Rino Marchese, musicista e produttore di Valderice che vive ormai all’estero ma che alle pendici del Monte Erice ha realizzato il suo laboratorio di produzione musicale e di design dell’audio.
E gli artigiani/innovatori del laboratorio Junkle, che realizzano borse e oggeti di arredo riciclando le vele, anche quelle di Luna Rossa, un esempio di economia intelligente e circolare. E ancora Giacomo Gatì, un grande siciliano che dalla sua Campobello di Licata ha fatto il miracolo di produrre formaggi pluripremiati da una capra che era quasi estinta, la capra girgentana. Una sfida appassionante di un uomo straordinario che dice: «Nel mio piccolo ho provato a lasciare il mondo un po’ migliore di come l’ho trovato».
E poi gli itinerari e i luoghi: Borgo Pizzillo a Contessa Entellina, diventato un laboratorio a cielo aperto con opere e installazioni sospese tra il linguaggio dell’Occidente e quello dell’Oriente realizzate da un giovane e quotato artista, Vincenzo Muratore; il Villaggio Monte degli Ulivi a Riesi dove la Chiesa valdese porta avanti un progetto di rigenerazione urbana e sociale; la bottega dei pittori di carretti Ducato a Bagheria, uno degli ultimi in Sicilia, frequentato e amato da Guttuso.
E poi Aragona, in provincia di Agrigento, traboccante di tesori: palazzi, affreschi di Borremans, parchi minerari, luoghi di Pirandello. Un luogo dove letteralmente sembra di camminare sulla storia.
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