Mercoledì 18 Dicembre 2024

A settembre due concerti in Sicilia per Arisa: «Questa terra mi mancava»

Arisa arriva in Sicilia (foto di Sara Purisiol)

Spostati a settembre i concerti di Arisa a Partanna e Zafferana Etnea, quello di Enna è rinviato a data da destinarsi: l'organizzazione del suo Ortica special tour lo ha comunicato ieri. Erano inizialmente previsti nei primi giorni di agosto. «Per motivi organizzativi - si legge nel comunicato - i concerti previsti in Sicilia domenica 1 agosto a Partanna, Anfiteatro Comunale, e lunedì 2 agosto a Zafferana Etnea, Anfiteatro Falcone e Borsellino, sono stati posticipati. Il concerto a Partanna è posticipato a lunedì 6 settembre al Teatro Lucio Dalla (ore 21), e il concerto di Zafferana Etnea è posticipato a martedì 7 settembre, sempre all'Anfiteatro Falcone e Borsellino (ore 21.15). Il live previsto per martedì 3 agosto a Enna, Castello di Lombardia, è rinviato a data da destinarsi. I biglietti acquistati per Partanna e Zafferana Etnea restano validi per le nuove date corrispondenti. Coloro che desiderano richiedere il rimborso del biglietto possono farlo presso il punto vendita dove è stato effettuato l’acquisto oppure tramite l’organizzazione Cooperativa Olimpo, contattando il numero di telefono 335.457082. Un rinvio che arriva a pochi giorni dal suo sbarco in Sicilia. La cantante quest'estate è tornata sul palco, dopo le sue esperienze in tv, assieme al pianista palermitano Gioni Barbera ed al producer Jason Rooney. «Sono alla continua ricerca di nuovi obiettivi - dice Rosalba Pippa, vero nome di Arisa -. è la mia linfa vitale. Sogni nel cassetto? Tanti. Quando smetterò di sognare morirò».

Ortica special tour: live pieni di valori…

«Saranno concerti dinamici, fatti di emozioni e grande ritmo. I temi sono l’amore sentimentale, quello per la gente ma anche per i diritti. Nel senso che in molte delle canzoni, che abbiamo pensato e scritto, cerchiamo di scardinare alcuni stereotipi che riguardano chiusure, come il tema Lgbt o l’accettazione».

Due i concerti nell’Isola a settembre.

«Nella tournée non poteva mancare la mia amata Sicilia. L’anno scorso l’abbiamo vista solo con il binocolo e quest’anno stiamo recuperando. Faremo tre tappe, una dietro l’altra, e sono felice perché questa terra mi mancava».

Qual è il suo legame con la Sicilia?

«Ho iniziato a fare questo mestiere con un autore palermitano, Giuseppe Anastasi, che è stato anche il mio primo compagno. Lui mi ha dato tantissimo, ha scritto per me canzoni come Sincerità, La notte e Controvento. Anche il mio pianista, Gioni Barbera, è palermitano. In sostanza, devo molto alla Sicilia, penso che sia una terra che ha creato delle menti».

Si è ripromessa di fare qualcosa prima di andare via?

«Spero di avere il tempo per fermarmi a mangiare il panino c’a meusa. L’ho mangiato solo una volta, molto tempo fa, con Antonio Dimartino a Palermo».

E sul pubblico?

«Caldo, generoso e con la voglia di emozionarsi. Le persone ci tengono a vederci e quindi cercherò di premiarle mettendo cuore, anima e voce, sperando di averne più che posso».

Come ha vissuto la pandemia?

«Da sola con i miei cani. Però non è andata male, ho scritto tanto ed ho capito cosa volevo fare. Ho anche preso delle decisioni importanti, come iniziare a scrivere le mie canzoni, e mi sono messa in proprio. Certo, c’è anche la stanchezza di dover continuare vivere di rinunce».

Com’è stato partecipare ad un Festival di Sanremo senza pubblico?

«C’era un po’ di sconforto ed ho cercato di fare del mio meglio. Ho provato a non guardare mai la platea, immaginando che il mio pubblico fosse l’orchestra. Per fortuna Amadeus si è occupato di ognuno di noi come fosse un amico. Ha provato a non farci sentire la differenza, è stato molto umano».

Arisa: cantante, attrice, giudice e…

«Non so chi sono, vivo e basta ed è una considerazione che dovremmo fare tutti poiché siamo in continuazione evoluzione. Non so chi sono e non mi vergogno a dirlo, so per certo che mi impegno nel lavoro. La mia missione? Comunicare me stessa con tutte le mie forze, sul resto non mi faccio domande su chi sono ma su come mi comporto».

Comunicare se stessa?

«Cerco di esprimere sempre la mia anima ed i miei desideri. E provo a farlo attraverso la musica, raccontando con un componimento artistico ciò che magari non potrebbe essere accettato per via dei pregiudizi. La musica addolcisce tutto perché va dritta al cuore delle persone».

Da oggi è online anche il nuovo videoclip di Psyco. Cosa raccontano le immagini?

«Scriveva Virginia Woolf in Professions for Women nel 1931: “Voglio dire cos’è una donna? Ve lo assicuro, non lo so. Non credo proprio che voi lo sappiate. Non credo assolutamente che qualcuno possa saperlo finché non si sia espressa in tutte le arti e professioni disponibili alle capacità umane”. Oggi, nel 2021, lottiamo ancora per l’emancipazione femminile. La donna deve ancora difendersi ogni giorno e combattere per essere rispettata. Nel video di Psyco, attraverso un linguaggio moderno, ad emergere è la voglia di libertà. Una libertà di espressione artistica slegata da i soliti pregiudizi e dal giudizio altrui. Psyco è una canzone che parla di me, di come sono, di come la penso sull'amore adesso, dall’ultima volta che mi ha delusa. Sento il bisogno di sentirmi indipendente dall’amore di un uomo e di credere che posso farcela da sola a fare tutto, senza dare adito a chi mi giudica. Scelgo di essere felice e di vivere come mi va».

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