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Riparte la Biennale di Arte Sacra, da Messina a Palermo: quattro tappe in Sicilia

La Biennale Internazionale di Arte Sacra riparte e fa tappa in Sicilia. Quattro gli appuntamenti nella Regione con esposizioni a Marsala, Messina, Gibellina e Palermo in collaborazione con la Regione Siciliana, la Fondazione Sant’Elia e la Fondazione Orestiadi di Gibellina.

Il tema della terza edizione è “The Time of Game – The Game of Time” che impegna il dopo Covid nel delicato rapporto tra Tempo e Gioco. L'evento torna in Sicilia dove prese il via sei anni fa in tandem con Venezia.

Alla conferenza di presentazione a Palazzo d’Orleans sono stati presenti la presidente della Fondazione “Donà dalle Rose”, ideatrice e promotrice dell’iniziativa, Chiara Donà Dalle Rose, il Direttore della Fondazione Sant’Elia, Antonio Ticali, l’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà.

“Il campo su cui ci porta quest’anno la Biennale d’Arte Sacra è quella del tempo e del gioco. Il gioco e il sacro – per l’assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana Alberto Samonà - hanno in comune molto più di quanto non appaia a prima vista: entrambi creano un “mondo nel mondo”. Il credente realizza una “performance simbolica” che esprime attraverso segni, simboli, metafore, esperienze spaziali e temporali fuori dal comune, dando origine a qualcosa di diverso e di sublime. Lo stesso avviene nel gioco dove ci si cala nell’immaginare un mondo che va oltre il tangibile creando una “vis imaginativa” di eccezionale valore.

In questo anno condizionato dal Covid – ha precisato l’assessore Samonà - il tempo è tornato ad avere una propria dimensione. Ci ha fermato per ricordarci che non siamo solo materia ma spirito.Che il gioco oggi venga sempre meno preso in considerazione e che teoreticamente venga contestato è frutto della stessa visione illuministica in cui vive l’Occidente. Visione che ha portato una grave perdita antropologica. Non siamo più capaci di “giocare”, siamo diventati più seri e tristi, mentre il Divino è creatività, libertà, spiritualità, gioco. Ecco perché iniziative come quelle della BIAS – sposata dal Presidente Musumeci che ha voluto ospitare nella sede della Regione la conferenza stampa - diventano un mezzo, uno strumento attraverso cui recuperare la visione spirituale, ludica e, quindi, sacra della nostra vita”

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