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Il film su Alberto Sordi, familiari delusi: "Imitazione mal riuscita e tante inesattezze"

Edoardo Pesce nei panni di Alberto Sordi

Il 24 marzo su Raiuno andrà in onda un film su Alberto Sordi, interpretato da Edoardo Pesce.

Un omaggio alla vita e alla carriera di uno dei simboli della commedia all'italiana. Un film atteso che però non è affatto piaciuto ai parenti dell'attore morto il 24 febbraio del 2003.

A parlare, a nome della famiglia di Sordi, è Igor Righetti (cugino dell'attore). "Nel film, quella di Edoardo Pesce è un’imitazione mal riuscita. Una protesi al naso e la parlata romanesca non bastano per diventare Alberto Sordi".

Il film s'intitola Permette? Alberto Sordi ed è diretto da Luca Manfredi. I familiari di Sordi dunque si dicono "delusi" e puntano il dito contro "inesattezze e cattiverie" che, a parer loro, sono contenute nel film.

"Sordi era molto religioso eppure nel film manca questo aspetto", ha continuato Righetti. E ancora: "Non è vero che la professoressa dell’Accademia ce l’aveva con lui; non è nemmeno vero che venne cacciato dal set di Scipione l’africano".

Inoltre, nel film sembra che non venga trattato il legame di Sordi con i fratelli, molto forte specie dopo la morte del padre quando l'attore aveva solo 20 anni.

Secondo quanto spiegato da Righetti, la delusione nasce anche dal fatto che questo film su Alberto Sordi è stato concepito e realizzato senza aver interpellato i familiari. Infine, la madre di Sordi raccontata nel film come una donna che avrebbe impedito al figlio di avere una vita sentimentale. Tuttavia, secondo quanto ha spiegato Righetti, fu Sordi a decidere liberamente di non sposarsi. "Se mi fossi sposato - diceva sempre l'attore - sarei stato un pessimo marito e un pessimo attore”.

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