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Il doodle di Google oggi celebra i 200 anni del Museo del Prado, ecco chi lo ha realizzato

Il doodle di Google dedicato al Prado

Il doodle di Google oggi celebra la grandezza del Museo del Prado di Madrid di cui ricorre il 200° anniversario. A creare il disegno che campeggia nella homepage è Nate Swinehart il quale è rimasto colpito dalla imponenza del museo e dal fatto che “abbia chiaramente generato un enorme interesse e mi ha fatto felice vedere che alla gente importa così tanto l’arte e la storia!”.

“Il Giardino delle delizie” è tra le sue opere preferite. “Volevo che questo Doodle onorasse il museo ma lo rendesse anche accessibile e divertente per gli spettatori. L’arte può sia intimidire, che confondere - commenta. Ho deciso di realizzare l’intero dipinto nello stile della pittura ad olio, una prospettiva molto intimidatoria per un artista digitale! Ho sviluppato un metodo completamente nuovo di pittura digitale per ottenere l’aspetto che volevo, è stata un’ottima esperienza di apprendimento. Volevo evocare la stessa emozione con le pennellate e i colori, ma volevo anche renderlo divertente presentando le lettere come oggetto di capolavori”.

Il ruolo di Google, secondo l'artista è proprio questo: "Far vedere alle persone il lato più leggero dell’arte e li ispiri a visitare il museo da soli!”

IL MUSEO. Il Prado, che oggi compie 200 anni, è uno dei musei più ricchi del mondo e custodisce anche molte opere di artisti italiani, così come è di un artista italiano, Rino Stefano Tagliafierro, il video celebrativo che accompagnerà per tutto l’anno la manifestazione.

Tantissime le grandi opere che racchiude, dal Ragazzo seduto di Manzano y Mejorada al Giardino delle delizie di Bosch, da Las meninas di Velazquez sino alle tre grazie di Rubens, così come le armi de Il 3 maggio 1808, la fucilazione dipinta da Goya.

Tra gli artisti anche Fra Angelico, Andrea Mantegna, Raffaello Sanzio, Hieronymus Bosch, Rogier van der Weyden, Bruegel il Vecchio, El Greco, Pieter Paul Rubens, Tiziano. L'edificio che ospita il Prado fu voluto da Carlo III di Spagna, come il Gabinete de Historia Natural, affidandosi a uno dei suoi architetti preferiti, Juan de Villanueva, autore, oltre che della sede del Museo, del vicino giardino botanico.

La prima denominazione del museo, Museo Real de Pinturas, risale al 19 novembre 1819, mettendo in mostra alcune delle migliori opere della Collezione Reale Spagnola, trasferite dai vari siti reali.

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