ROMA. Lucio Battisti entra nella Treccani.
Italiani della Repubblica, la sezione online del Biografico degli italiani ha pubblicato la biografia del celebre cantante e compositore, nato a Poggio Bustone nel 1943 e morto nel 1989 a Milano.
La voce, lunga e articolata, ricorda le varie fasi della carriera di quello che è stato uno dei maggiori protagonisti della musica leggera italiana: dagli esordi ai primi successi degli anni Sessanta, all’affermazione negli anni Settanta e Ottanta, fino al volontario isolamento dal mondo della comunicazione, quando decise di parlare solo con le sue canzoni.
Per una lira, 29 settembre e poi Emozioni, Pensieri e parole, Una Donna per amico, Una giornata uggiosa, don Giovanni fino a Hegel, l’ultimo album, sottolineano un percorso musicale e umano personalissimo in cui appare evidente una tensione a confrontarsi con la contemporaneità e a rimettersi costantemente in discussione.
Nella biografia pubblicata dall’Istituto della Enciclopedia italiana viene anche ricostruito l’humus culturale che favorì e determinò la rivoluzione musicale impressa da Battisti alla musica leggera. Musicisti, tecnici, manager che riuscirono a fondere le possibilità offerte dall’elettronica con la vena creativa del musicista e i versi di Mogol e Panella.
Ne scaturisce così la rappresentazione di una Milano creativa che si accompagnò, alla fine del secolo scorso, a quella più nota e celebrata di Jannacci e Gaber.
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