TRIESTE. Lo scrittore-regista più scomodo e provocatorio del momento e la cantante lirica più acclamata del mondo: Pier Paolo Pasolini e Maria Callas.
Il film che li fece incontrare fu «Medea», l’anno il 1969. Quasi 50 anni dopo riemerge per iniziativa del festival Lagunamovies, spin off produttivo del progetto Lagunafest di Grado (Gorizia), il racconto di un amore impossibile, ripercorso attraverso i ricordi e gli aneddoti dei componenti della troupe e degli amici più cari.
Nella laguna Pasolini ritrovava le sue radici friulane e lì amava ritirarsi per scrivere e pensare: in laguna soggiornò e lo raggiunse spesso anche la Callas. L’incontro così speciale di Maria Callas e Pier Paolo Pasolini viene raccontato da un film, "L'isola di Medea», una produzione scritta e diretta dal regista Sergio Naitza, Nastro d’argento 2013 per il docufilm su Tiberio Murgia, e firmata con Karel produzioni di Cagliari, con il sostegno del produttore associato Erich Jost, della FVG Film Commission e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
In anteprima assoluta il film sarà in onda su RAI 5 pin occasione dei 40 anni dalla scomparsa di Maria Callas, sabato 16 settembre (ore 23.05; replica domenica 17 alle 17:15).
In anteprima internazionale sarà l’Athens international Film Festival, la più prestigiosa rassegna cinematografica del Paese patria di Maria Callas, a presentare il film venerdì 29 settembre. Alla proiezione farà seguito l’intervento del regista Sergio Naitza, accompagnato dal coordinamento produttivo del film - Erich Jost, Daniela Volpe, Paola Sain - con il direttore della fotografia Luca Melis e il direttore del montaggio Davide Melis.
«L'Isola di Medea» è un’indagine su due anime sensibili e molto fragili. Callas e Pasolini seppero creare un rapporto artistico e umano profondo, delicato e speciale. Il documentario indaga su un momento particolare della vita della «divina": il film «Medea» fu la sua prima e unica prova d’attrice al cinema, un momento di riscatto contro l’umiliazione subita da Onassis e un mettersi alla prova poiché come cantante d’opera era ormai al tramonto, mentre l’incontro con Pasolini, uomo colto e sensibile, le diede nuova forza e linfa artistica. Da quel set nacque una tenera amicizia e, in Maria, una visione d’amore illusoria e irraggiungibile.
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