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I 60 anni di Nino D'Angelo: festa sul palco nella mia Napoli

NAPOLI. Una festa popolare con tanti amici e con la sua città, Napoli.

E’ questo lo spirito del concerto, in programma sabato, che segna il ritorno di Nino D’Angelo allo stadio San Paolo, location scelta per festeggiare il 60esimo compleanno dell’artista che cade il 21 giugno.

«Sono molto emozionato - ha detto D’Angelo in occasione della presentazione dell’evento - anche perché mi è stata data la possibilità di festeggiare nello stadio della mia squadra del cuore e proprio nell’anno in cui cade il trentennale del primo scudetto. Ci sono tutti gli ingredienti perché sia una bella festa».

Durante lo show, denominato 'Concerto 6.0', D’Angelo ripercorrerà i 40 anni della sua lunga carriera fatta di musica, cinema e teatro, partita dalla periferia napoletana. In scaletta le hit degli anni '80 come 'Nu jeans e na maglietta', 'Maledetto treno', 'Sotto 'e stelle' e degli anni '90 come 'Mentecuore', 'Nun te pozzo perdere', 'Carezza Luntana' che si sposeranno con le canzoni più recenti che hanno visto D’Angelo maturare fino a quella che è stata definita dalla critica «la svolta intellettuale, sociale, etnica» di brani come 'Senza giacca e cravatta', 'Jammo jà', 'Jesce sole'.

Dal palco a suon di musica, D’Angelo racconterà la sua carriera accompagnata - come da lui stesso ricordato - da molte critiche.

«Negli anni '80 - ha spiegato - sono stato definito un grandissimo fenomeno di sottocultura, la gente non guardava mai sotto il mio caschetto, nei miei confronti c'era pregiudizio. Per molti al Nord - ha proseguito - io ero 'il terrone', ho subito il razzismo e quindi posso capire come si sente chi ha la pelle scura. Ma oggi posso dire che sono cresciuto anche grazie a quelle critiche e affermare che senza cultura non si va da nessuna parte». Sul palco a festeggiare l’artista, tanti cantanti e artisti napoletani tra cui, solo per citarne alcuni, Clementino, Gigi Finizio con cui duetterà in 'Bella', brano scritto la notte della retrocessione del Napoli in serie C, Enzo Gragnaniello, James Senese, Rocco Hunt, Maria Nazionale, Raiz, Sal Da Vinci, Brunella Selo. Artisti che - come sottolineato da D’Angelo - «non mi hanno imposto nulla. Il loro regalo è cantare insieme e insieme ricorderemo Pino Daniele a cui tutti abbiamo voluto bene».

Il palco dello show, la cui regia è affidata a Davide Iodice, sarà posizionato sotto la Curva B.

«Canterò al posto di Reina - ha detto scherzando l’artista - ci siamo fatti più sotto possibile per evitare di danneggiare l’erba. Io sono grande tifoso del Napoli e mi sento molto responsabile perché la squadra deve giocare i preliminari di Champions».

Il concerto 6.0 rappresenta anche l’avvio di un progetto che proseguirà per tutto il 2017 e che culminerà in un triplo cd, in uscita tra settembre e ottobre, che conterrà il dvd dello show del San Paolo, un disco di inediti e uno con i «maggiori insuccessi», come li ha definiti l’artista. Alla presentazione ha partecipato il sindaco Luigi de Magistris che si è detto «molto soddisfatto perché Nino è un uomo del popolo, un artista molto amato da tante generazioni, interpreta con grande talento e a suo modo la cultura napoletana e quindi non potevamo che concedergli lo stadio del popolo e della città per questo traguardo importante».

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