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Non solo Oscar, "Fuocammare" candidato anche ai César

PARIGI. Dopo quella agli Oscar, «Fuocammare» ottiene la nomination anche per i Cèsar, la massima ricompensa francese per il cinema.

Nella lista diffusa oggi dall'organizzazione del premio edizione 2017, che sarà consegnato in una serata di gala alla Salle Pleyel di Parigi il 24 febbraio, compare anche il film di Gianfranco Rosi come candidato nella sezione «Miglior documentario».

Una nuova nomination dopo quella agli Oscar che Rosi ha così commentato:

«Alla notizia della candidatura ho avuto un brivido, questo è stato un anno meraviglioso. Aver portato Lampedusa ad Hollywood è una cosa bellissima».

«Non ci credevo più, per tutte le varie previsioni - ha aggiunto - sapevo sarebbe stata una battaglia fino all'ultimo, nulla era scontato».

Per il regista è una «grandissima emozione.

Il film da Berlino è arrivato in 64 Paesi, ora il suo messaggio esiste e naturalmente dedico questa candidatura a Lampedusa».

Secondo il regista la cinquina dei documentari nominati che con film come 'I am not your negro', 'O.J.: Made in America', 13th, insieme a Fuocoammare parla di temi come gli afroamericani e l'Africa (un argomento da cui si stacca solo uno dei nominati, Life animated, ndr), è anche una risposta dell'Academy a Trump che invece vuole costruire i muri. D'altronde una delle reazioni più forti per Fuocoammare è arrivata dalle proiezioni in America, "per la trasversalità della storia. I deserti californiani sono come il Mediterraneo, dei cimiteri".

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