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Templi di Selinunte: i soldi dei biglietti non saranno più versati alla Regione

Potranno essere spesi direttamente per migliorare l’area e per pagare gli straordinari ed evitare la chiusure nei festivi

SELINUNTE. Gli incassi della biglietteria del Parco archeologico di Selinunte non saranno più versati alla Regione Siciliana. Nel 2014 i ricavi del Parco di Selinunte hanno sfiorato il milione di euro. L’autonomia finanziaria appena autorizzata consentirà al direttore Giovanni Leto Barone di avere più risorse per il personale e per i servizi di manutenzione.

L’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei ha dato il «via libera» all’autonomia finanziaria e gestionale finanziaria del neo Ente Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa. Era l’ultimo provvedimento «tecnico» a chiusura di una procedura burocratica, quella relativa all’Ente parco di Selinunte-Cave di Cusa, molto complessa e che aveva avuto inizio oltre 15 anni fa. Il parere positivo del dipartimento regionale all’economia consentirà a breve al direttore del parco di non versare più gli incassi della biglietteria dell’area archeologica nelle casse regionali, ma di poterli trattenere e utilizzarli per la gestione autonoma dell’area selinuntina, attraverso il bilancio di previsione approvato dal comitato scientifico, diretto dallo stesso direttore.

«Anche su ufficialmente non ho ricevuto l’atto - afferma Leto Barone - confermo la notizia. Dovrò disporre a breve un servizio di tesoreria che consentirà al nuovo Ente di veicolare gli incassi della biglietteria su un conto corrente bancario dedicato. Successivamente, occorrerà approvare il bilancio per programmare le spese».

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