PALERMO. Gli effetti erano attesi. Ed ora cominciano a manifestarsi. La nascita della Doc Sicilia sta spingendo la quantità di vino imbottigliato e sta contribuendo ad aumentare la percentuale di vino siciliano a denominazione di origine controllata.
Emergono i primi dati che testimoniano le prospettive rosee per il comparto, soprattutto per quelle cantine che guardano alla qualità come presupposto essenziale e che si proiettano con determinazione verso i mercati esteri.
Le cifre le fornisce il consorzio Doc Sicilia che è entrato in piena attività da circa un anno. Il vino Doc Sicilia imbottigliato ha raggiunto nei primi cinque mesi 89.070 ettolitri contro i 68.463 dello stesso periodo dell' anno precedente. A conti fatti un più 24 per cento che, a detta del consorzio, supera le previsioni.
Tanto da far dire ad Antonio Rallo, presidente del consorzio e patron di Donnafugata: «Dalle tendenze attuali si può agevolmente prevedere di giungere a 28 milioni di bottiglie entro fine anno, superando così le più rosee aspettative.
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