
PALERMO. Gli effetti erano attesi. Ed ora cominciano a manifestarsi. La nascita della Doc Sicilia sta spingendo la quantità di vino imbottigliato e sta contribuendo ad aumentare la percentuale di vino siciliano a denominazione di origine controllata.
Emergono i primi dati che testimoniano le prospettive rosee per il comparto, soprattutto per quelle cantine che guardano alla qualità come presupposto essenziale e che si proiettano con determinazione verso i mercati esteri.
Le cifre le fornisce il consorzio Doc Sicilia che è entrato in piena attività da circa un anno. Il vino Doc Sicilia imbottigliato ha raggiunto nei primi cinque mesi 89.070 ettolitri contro i 68.463 dello stesso periodo dell' anno precedente. A conti fatti un più 24 per cento che, a detta del consorzio, supera le previsioni.
Tanto da far dire ad Antonio Rallo, presidente del consorzio e patron di Donnafugata: «Dalle tendenze attuali si può agevolmente prevedere di giungere a 28 milioni di bottiglie entro fine anno, superando così le più rosee aspettative.

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2 Commenti
Francesco
04/07/2015 09:20
ATTENTI, così come hanno fatto con i formaggi faranno anche con il vino. Si potrà fare anche con le bustine per favorire il vino tedesco, affossando completamente l'industria alimentare, fiore all'occhiello dell'economia italiana e ricercatissima nel mondo. Ma non avete capito che siamo sotto il dominio tedesco?
06/07/2015 13:45
Ottimo lavoro ...l'attività ed i dati portati dal Presidente Panont all'ultimo Enosimposio di Assoenologi 2015 del 2 luglio sono incoraggianti...Avanti così , solo in questo modo potremmo competere sui mercati internazionali con gli ottimi prodotti francesi, spagnoli e tedeschi