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Christian De Sica torna al cine-panettone: "Amo la farsa"

ROMA. Si torna al cine-panettone, a quello doc con Neri Parenti alla regia, e con tanto di titolo giusto: Vacanze di Natale ai Caraibi. A volerlo è Medusa che presentando il listino 2015/2016 ha detto chiaramente per voce di Giampaolo Letta:

«Si è creduto troppo velocemente alla fine del cine-panettone. Uno sbaglio». Mentre Christian De Sica commenta: «Tornare a fare la farsa mi piace, non se ne può più di commedia romantica». Neri Parenti, infine, sottolinea: «Non so se De Laurentiis sarà contento, ma se uno abbandona un cane, l'altro se lo prende».

Nel cast De Sica e Massimo Ghini, due poveracci che ostentano ancora denaro; Luca Argentero e Ilaria Spada, due ragazzi sex addicted e, infine, Dario Bandiera uno sbandato che vive sui social e si trova in vacanza senza avere collegamento web. E tutto questo per tre storie distinte che si sfiorano solo.

«Sì si torna al cine-panettone doc - dice De Sica -. Erano due anni che non lo facevo. Sono contento di lavorare con Parenti e Ghini e come se tutta una famiglia si componesse di nuovo. Tornare a fare la farsa mi fa piacere - continua l'attore -. Ho detto agli autori: facciamo un film che faccia ridere. Non facciamo commedie romantiche perchè non se ne può più di vedere sempre la stessa cosa».

Per De Sica poi il ritorno a teatro: «Ho finito tre mesi fa di fare un musical mio. Ora ne comincio un'altro che si chiama Principe abusivo tratto dal film di Siani. Debutteremo a Napoli all'Augusteo e poi a Roma al Sistina». Questa invece la formula del cine-panettone di Neri Parenti: «La commedia in Italia è andata insieme al tessuto sociale del Paese, ma cambia anche grazie agli interpreti. Tognazzi è molto diverso da Checco Zalone. La formula del cine-panettone - dice il regista toscano - è sempre stata uguale fino a tre anni fa. Poi, improvvisamente, il produttore Aurelio De Laurentiis ha cominciato a non credere più a questa formula, l'investimento era troppo forte rispetto al ricavo diceva e così ha deciso di cambiare linea. Ma la comicità del cine-panettone è una comicità onesta, sono film fatti per fare ridere con qualche scorrettezza, qualche parolaccia, cose che non piacciono a tutti».

E poi conclude Neri Parenti: «Il destino dei cine-panettoni è semplice. Hanno incassato di più quelli che facevano ridere e meno quelli che facevano ridere meno. De Laurentiis non so se sarà contento di questa operazione, ma è lui che ha deciso. Se uno abbandona un cane e l'altro se lo prende. Non c'è nulla di male».

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