Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

"Il ragazzo invisibile", Gabriele Salvatores: la mia strada italiana al fantasy

Il film è in uscita il 18 dicembre

ROMA. Con 'Il ragazzo invisibile' arriva la «strada italiana al fantasy». Parola del premio Oscar Gabriele Salvatores che, con grande coraggio, mette mano a questo film per ragazzi che ha tanta voglia di diventare brand (nasce così in contemporanea un fumetto Panini, un romanzo e si guarda già al sequel). Il film, in sala dal 18 dicembre in 400 copie con 01, ha per protagonista Michele (Ludovico Girardello), un adolescente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare che, a un certo punto, scopre il super-potere dell'invisibilità. A scuola è vittima del bullismo, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. A Michele basterebbe avere solo l'attenzione di Stella (Noa Zatta), la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Ma ecco che un giorno succedono strane cose.

Alcuni ragazzi scompaiono, anche la sua amata Stella, e la madre di Michele Giovanna (Valeria Golino) che fa la poliziotta è coinvolta nelle indagini insieme a uno strano commissario-psicologo Basili (Fabrizio Bentivoglio) mandato, come super-esperto, a seguire il caso. Nel cast de Il ragazzo invisibile anche Christo Jivkov (Andreij) e Ksenia Rappoport (Yelena).
«Sono sempre stato affascinato dal cinema realista e da quello fantastico e mettere insieme le due cose mi affascinava come se fossero due mondi paralleli» spiega Salvatores. E aggiunge il regista, che ha dedicato il film a Renato e Giuliana (i suoi genitori recentemente scomparsi), «ho sempre sentito un po' il senso di colpa di aver ricevuto già al terzo film il premio Oscar da quell'Hollywood che allora consideravo l'impero del male. Questa cosa ti dà anche grandi responsabilità, quella insomma che puoi sperimentare più di altri registi.

Quando ho chiesto di fare Nirvana, non hanno avuto il coraggio di dirmi di no. E poi - aggiunge - cerco di mantenermi giovane. Non si possono fare sempre le stesse cose e così ci abbiamo provato con i supereroi». Il film che ha ispirato di più Salvatores per questo suo ultimo lavoro, oltre ai vari Batman e Spyderman, «è stato 'Lasciami entrare' che in qualche modo è anche un horror». E aggiunge:«uscendo a Natale questa volta per me è come giocare
in Champion, ma spero che il film abbia un percorso lungo e trasversale e che non si giochi tutto nei week-end. Il miei super-eroi? Flash Gordon e su tutti Corto Maltese, il mio super-eroe dell'anima». Dice invece Nicola Giuliano, produttore del film (costato 8 milioni) insieme a Rai Cinema:«i miei figli si chiedevano perchè non fai mai un film per noi? E così mi sono detto: film perchè non esplorare il bacino di pubblico più grande che c'è: quello dei ragazzi. Sono cresciuto con la Marvel e ho sempre desiderato da ragazzino di avere superpoteri». Dai produttori, infine, già tanta voglia di fare il sequel:«Staremo a vedere» dice Giuliano.

Caricamento commenti

Commenta la notizia