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Francesco Mandelli, dal palco alla scrittura con "Osnangeles"

Racconta in stile Bukowski la provincia profonda in cui ha trascorso la sua giovinezza

ROMA. Dal palcoscenico alla scrittura con Osnangeles, il primo romanzo (edito da Baldini & Castoldi) scritto dall'attore-musicista- conduttore Francesco Mandelli, nato ad Erba nel 1979, che s'immerge nella provincia profonda in cui ha trascorso la sua giovinezza, raccontandola in stile Bukowski e costruendo una galleria di personaggi bizzarri, poetici e ingenui. Osnago per Mandelli non è come Los Angeles, ma forse posti e luoghi sono in grado di dividere storie comuni.

Osnangeles è un pugno di tipologie umane, barbieri, pasticceri, spacciatori, robivecchi, anziani ma soprattutto ragazzi, come il rachitico Enrichetto, che tenta il suicidio regolarmente pur avendo, fortunato lui, il «Fifty» Malaguti. Osnangeles è un luogo dove il gergo giovanile si sposa con il dialetto, e dove le nuove parole, come leggins e transessuale, portano a un paese dove i pezzi del mondo che verrà s'infrangono sulle coscienze in formazione dei suoi abitanti. Osnangeles è la gioventù del «non giovane»: una galleria di personaggi surreali e divertenti lanciata assieme in un rincorsa verso scoperte, sconfitte e vittorie in una Osnangeles che piacerebbe anche a Los Angeles.

Francesco Mandelli è un artista completo, attore, presentatore, autore e musicista. Ha esordito nel 1998 nei panni del «non-giovane» con Andrea Pezzi, su Mtv. Tra i programmi di successo che ha scritto e interpretato, Tokusho, Videoclash, BlackBox e Lazarus e il fortunato sketch-show, I soliti idioti giunto alla quarta serie e diventato anche due volte film e campioni d'incassi, di cui è stato sceneggiatore e attore. Ha recitato in Manuale d'amore di Veronesi e in Pazze di me.

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