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Giornate del cinema muto, cala il sipario con «Luci della città» di Charlie Chaplin

Il personaggio che gli diede fama internazionale fu quello del "vagabondo"

PORDENONE. Il doppio sold out per le «Luci della città» di Charlie Chaplin accompagnato dal vivo dall'Orchestra San Marco di Pordenone chiuderà la 33esima edizione delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, che ha registrato un pareggio nel numero degli accredito rispetto agli anni scorsi.

Il lieve calo delle presenze italiane è stato compensato da un aumento di quelle della Germania e degli Stati Uniti. Il programma cinematografico è stato affiancato da numerosi eventi collaterali, dalle Masterclasses per l'accompagnamento musicale al cinema muto al Collegium, in cui ogni giorno si sono affrontati temi attinenti al programma cinematografico con i migliori specialisti del settore. Sebbene molto ridimensionata rispetto ad alcuni anni fa, Film Fair ha registrato un buon afflusso di appassionati di memorabilia e di pubblicazione e dvd rari.

Il personaggio che gli diede fama internazionale fu quello del "vagabondo": un omino dalle raffinate maniere e la dignità di un gentiluomo, vestito di una stretta giacchetta, pantaloni e scarpe più grandi della sua misura, una bombetta e un bastone da passeggio in bambù.

Classe 1889, Charles Chaplin nacque nel sobborgo londinese di Walworth. Nel 2011 è stata ritrovata una lettera a lui indirizzata, datata 1970, che ipotizza la sua venuta al mondo in un carro di zingari accampato nei pressi di Birmingham.

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