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A Palazzo Sant'Elia le fotografie di Emma Vitti

Nel palazzo della Provincia “Configurazioni Provvisorie”: mostra di “metafore espressive” che immergono lo spettatore in un flusso percettivo ed emozionale. È visitabile fino al 27 febbraio

PALERMO. Verrà inaugurata oggi, venerdì 27 gennaio, alle 18, la mostra antologica dell’artista fotografa Emma Vitti dal titolo “Configurazioni Provvisorie”. La mostra verrà ospitata a Palazzo Sant’Elia, sede della Provincia regionale di Palermo, in via Maqueda 81, alle 18 e sarà visitabile fino al 27 febbraio, dal martedì al sabato, a partire dalle  9.30  fino alle 13 e dalle 16 alle 19.30. La domenica e festivi solo la mattina.  Il lunedì chiuso.
La mostra, organizzata dall’Associazione Dietro le Quinte, in collaborazione con l’Associazione Volo e la Fanale Arte e Architettura, espone delle vere e proprie “metafore espressive” così come le definisce Cristina Trivellin, curatrice della mostra, che immergono lo spettatore in un flusso percettivo ed emozionale dove è possibile ri-conoscere se stessi e il mondo esterno. L’artista, con la macchina fotografica, dà forma infatti al proprio mondo interno ma, allo stesso tempo, rende partecipe, e coinvolge in questo processo trasformativo, anche l’osservatore.
“Trovarsi di fronte alle opere di Emma Vitti - scrive il critico fotografico Roberto Mutti nel recente catalogo ‘Configurazioni Provvisorie – Temporary Configuration’ che è stato pubblicato per le edizioni Electa nel 2010- obbliga ad assumere un atteggiamento molto particolare che tiene conto in egual misura della sua sensibilità, delle modalità con cui si applica alla ricerca, dei complessi aspetti legati alla sua formazione artistica”. Saranno esposte diverse opere dell’artista degli ultimi anni, molte delle quali oggi fanno parte di collezioni private, altre di collezioni pubbliche.
Queste opere, nella loro ambiguità e bellezza, vivono perché coinvolgono l’osservatore, non solo in quanto semplice fruitore, ma come  soggetto creatore di senso.  Installazioni come “Animamundi”, “Canto d’amor”, “Ibrid – azioni”, “Trasmutazioni” tengono incollato lo spettatore coinvolgendolo nelle forme, nelle particolarità. La Vitti, nella sua carriera artistica, ha esposto in mostre personali e collettive in Italia, in Europa e Sati Uniti. Ex docente oggi di educazione artistica, è autrice di numerosi testi nell’ambito della sperimentazione didattica e della formazione artistica: fra questi si possono ricordare  “La festa del movimento, L’educazione all’immagine” (Angeli Editore, 1985), “Rappresentazioni concettuali ed associazioni di idee” (Documenti IRSAE, 1988), “Il piano di lavoro dell’educazione artistica. La didattica per concetti” (Morano Editore, 1991), “Il meccanismo della visione.
La sua sensibilità verso le qualità emozionali della comunicazione a frequentare un corso quadriennale di formazione, inizia ad indagare sugli aspetti terapeutici dell’arte nella cura del disagio psichico e sociale e a svolgere quindi l’attività di arte terapeuta.

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