Mercoledì 08 Maggio 2024

"Affamati e folli", ecco il libro su Steve Jobs

ROMA. "A volte una storia che riguarda miliardi di persone e che ha già cambiato il mondo, riesce a condensarsi in un preciso momento spazio-temporale. E in un discorso. I have a dream di Martin Luther King; così come il Ich bin ein Berliner di Kennedy. Tra tutti, non può mancare il discorso a Chicago di Barack Obama appena eletto. Questo libro é stato ispirato proprio da un discorso da aggiungere a questo elenco: a pronunciarlo è Steve Jobs, davanti ai neolaureati di Stanford il 12 giugno del 2005. Oggi è un video "virale" su YouTube". Parte da qui, da quello che è diventato il lascito culturale di Mr. Apple alle generazioni future, il libro di Federico Mello "Affamati e folli" che esce domani per Aliberti.
Il giornalista del Fatto Quotidiano - cura la seguitissima pagina Mondo Web e ha già pubblicato 'Viola' e 'L'Italia spiegata a mio nonnò, diventato un caso su Internet e poi pubblicato da Mondadori - ripercorre le tappe della vita di Mr.Apple ma va anche al di là della ricostruzione di una delle figure più popolari, controverse e affascinanti della nostra epoca. Analizza la rivoluzione informatica che ha fatto fare un passo in avanti all'umanità e Steve Jobs ne è stato uno degli interpreti. Questa - sottolinea Mello - "é una storia affollata di inventori, pionieri, sognatori hippie e nerd smanettoni. E' l'epopea di una regione, la Silicon Valley, da cui si è sprigionata un'onda creativa e industriale che ha cambiato il mondo".
"Solo cittadini informati possono compiere scelte consapevoli", è il motto "di molti attivisti che oggi usano il web per svelare i lati nascosti del potere, per informare dal basso, per denunciare le ingiustizie e i soprusi dei potenti - scrive Mello -. Tutto ciò è oggi possibile, superando i colossi dell'informazione spesso condizionati da politica e business, grazie ai personal computer che hanno popolato le nostre scrivanie. E Steve Jobs è colui che ha creduto in questa possibilità, quando era ancora semplicemente inimmaginabile". E' vero che il guru della Silicon Valley se n'é andato prematuramete il 5 ottobre 2011 all'età di cinquantasei anni, ma col suo esempio "ci indica una via, ci spinge a trovare il nostro scopo e a dare tutto per raggiungerlo. La storia della sua vita è uno stimolo a non aver paura del domani - osserva il giornalista e scrittore - un'esortazione a credere nel cambiamento, alla possibilità di incidere sul nostro destino e su quello degli altri. Affamati e folli - conclude Mello - è in fin dei conti, una grandissima lezione. Forse ancora di più per noi italiani, in mezzo al guado tra il passato e il futuro, senza modelli e punti di riferimento capaci di dare senso a quello che ci circonda. E' una grande epopea moderna che verrà tramandata per decenni".

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