Giovedì 02 Maggio 2024

L'Eco del gusto, il valore del cibo in un romanzo

PALERMO. “L’eco del gusto” è molto più di un romanzo. È un vero e proprio viaggio che si mescola a una storia d’amore, un profumo e un sapore che si fanno racconto. Emanuele Lombardo, siracusano, dottore di ricerca in Biotecnologie degli alimenti, è l’autore di questo suggestivo racconto.
Tutto nasce nel 2009, durante un viaggio solitario in macchina, percorrendo la Sicilia da Avola fino a Trapani. «Ho sentito gorgogliare in me questa storia mentre guidavo e parlavo tra me e me – racconta l’autore – la scienza mi ha insegnato che il nostro cervello riceve stimoli elettrici che ci fanno percepire le cose attraverso i cinque sensi. Ma questa è davvero la realtà o il mondo così come noi lo conosciamo è frutto delle convenzioni che ci siamo dati?».
Il romanzo racconta l’avventura di Jean de Longville, un soldato belga disperso in Sicilia nel periodo del secondo dopoguerra. Jean è un artista speciale, ma non dipinge né scrive poesie, lui è un’artista della gastronomia. E’ affetto da sinestesia, un fenomeno sensoriale-percettivo che indica una contaminazione dei sensi nella percezione. Un vero e proprio dono della natura. Nella sua mente le percezioni dei cinque sensi si mescolano, offrendogli la capacità di vedere i sapori e di ascoltare gli odori. Quello che per gli altri è soltanto un piatto rustico per lui è una forma di teatro.
Dietro ogni parola del romanzo sono nascosti tanti messaggi. Il primo è un messaggio d'amore per l'intera umanità, un invito ad amare la vita e a rispettare le diversità. Non a caso il protagonista è uno straniero che vive in Sicilia nel periodo della guerra. «La mia proposta è quella di riunirci tutti attorno alla stessa tavola – afferma Emanuele Lombardo – perché il gusto, i profumi e il mangiar bene parlano tutte le lingue del mondo. L’eco del gusto è una voce che emerge dal cibo. Senza il cibo, infatti, non si vivrebbe a lungo ed è proprio l’essere mortali che ci rende tutti uguali».
Il mondo rurale siciliano e il carattere ospitale che contraddistingue questa terra fanno parte del secondo messaggio-valore che emerge dal romanzo. L’autore spiega come scoprire, assaggiando con calma e ascoltando il cibo, il messaggio tramandatoci dal passato. «L’eco del gusto è la voce che narra il cibo – spiega l’autore – narra il modo in cui esso viene preparato, gli ingredienti scelti, il tempo impiegato. Solo così percepiamo le voci di uomini, donne e bambini vissuti prima di noi».
L’ultimo valore è quello che il libro crea per l'economia siciliana. Contestualmente al romanzo è nato, infatti, il network “L’eco del gusto”, che offre una preziosa vetrina dell’enogastronomia e del turismo culturale siciliani alle aziende che vi aderiscono. Il portale, infatti, in collaborazione con numerosi partner, organizza eventi gastronomici, come il “Teatro in tavola” e il “Tour” in Sicilia.

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