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L’infanzia assoluta di Francesco Lauretta

Alla Galleria Dac di Genova in mostra le opere dell’artista di Ispica che vede l’infanzia come dimensione di libertà e incanto, senza condizioni, senza eccezioni, senza tempo

PALERMO. Francesco Lauretta, artista siciliano, esporta in Levante la sua ricerca intima sul senso forte e quasi “magico” della creazione artistica in questo preciso momento storico.
Sulla pienezza, forse anche catartica, certamente sublimata, del segno distintivo dell’arte in un’epoca in cui tutto sembra disgregarsi e dissolversi senza rimedio.
E se è vero come pensava Meret Oppenheim che “l’artista sogna per la società”, allora ecco che l’infanzia per l’artista Lauretta, è un tempo delicato e complesso che offre una riflessione sintetica sulla “purezza”, sul recupero di un candore intellettuale.
“L’infanzia assoluta” è il progetto speciale site specific alla Galleria DAC di Genova, nato dal sogno artistico di Lauretta.
Delle diverse impressioni che offre un tema ampio come quello dell'infanzia, l'artista sceglie di indagare quello “positivo, magico, non aggredibile”.
Per questo cita un lacerto dell’opera letteraria di David Foster Wallace, “La ragazza dai capelli strani”, che recita: “Nei tempi bui quello che definisce una buona opera d’arte mi sembra che sia la capacità di individuare e fare la respirazione bocca a bocca a quegli elementi di umanità e di magia che ancora sopravvivono ed emettono luce nonostante l’oscurità dei tempi”.
L’infanzia quale dimensione assoluta di libertà e incanto, senza condizioni, senza eccezioni, senza tempo.
L’artista ispicese utilizza nel suo apparato creativo anche i linguaggi della musica e del teatro in collaborazione con due figure di spicco della cultura contemporanea, il compositore Diego Dall’Osto e la storica del teatro Cristina Grazioli.  Risultato: un’esaltazione dei sensi, un’analisi raffinata di universi semantici paralleli.
L’allestimento, in realtà una scenografia, è reso attraverso una grande installazione ambientale che coinvolge tutte le sale della galleria.
Campeggiano due grandi dipinti ad olio accompagnati da un intervento sonoro di Diego Dall'Osto appositamente realizzato per Lauretta. Il suono si diffonde ovunque: corre sui muri, echeggia tra un ambiente e l’altro, prende corpo nello spazio espositivo, “si fa volume, scultura, architettura”.
Il visitatore è assolutamente coinvolto, si annulla la distanza tra esecutore e ascoltatore, tra artista e spettatore. Questa è del resto una delle cifre stilistiche di Francesco Lauretta.
Le opere si animano. Divengono squarci colorati nell’intonaco bianco della galleria.
Gli anni luce, resta appartato e nascosto. Rappresenta un bambino intento a realizzare una decorazione votiva. I colori sono scuri, la luce ferma e distesa.
Vis(t)i senza ossa, posto di fronte all’ingresso dell’altra stanza, al centro della parete, sembra invece una grande finestra da cui si può osservare un piccolo gruppo di bambini con una corona di pane per la festività all’angolo di una strada. Stavolta i colori sono radiosi, la luce chiara.
Due visioni in antitesi tra loro. Entrambe piene di meraviglia, di memoria immaginata e di memoria vissuta. Molti i dettagli attraverso cui Lauretta rende il racconto allo stesso modo estremamente emblematico e coinciso.
L’esposizione è dunque un’esperienza percettiva assoluta.
Un testo di Cristina Grazioli conduce verso ulteriori stimoli di riflessione, “parole”- dice Lauretta- "che si poseranno sul mio progetto come la ciliegina sulla torta".
Francesco Lauretta espone alla DAC nell’ambito di START, opening collettivo delle gallerie d’arte moderna e contemporanea del centro di Genova.

INFOBOXL’infanzia assoluta, di Francesco Lauretta
1 ottobre - 13 novembre 2010
DAC De Simoni Arte Contemporanea
piazzetta Barisone 2r, Genova
inaugurazione: giovedì 30 settembre 2010, ore 18 - 24
intervento audio di Diego Dall’Osto
testo di Cristina Grazioli
tel. +39 010 859 22 83
www.galleriadac.com
[email protected]

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