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Perriera, la figlia lo ricorda su Facebook

Sulla pagina di Giuditta tanti commenti sulla morte del drammaturgo palermitano

PALERMO. ''Se n'é andato il mio immenso amore. Ke buio". Così Giuditta Perriera saluta, sul proprio  profilo di Facebook, il padre Michele, morto dopo una lunga  malattia nell'ospedale Giglio di Cefalù. Tantissimi, sulla pagina di Giuditta Perriera, i commenti alla morte del famoso  drammaturgo palermitano che era nato 73 anni fa ed è stato per  decenni uno dei personaggi più in vista del teatro a Palermo e non solo. Perriera ha diretto la scuola di teatro Teates a Palermo ed  ha pubblicato diverse opere di narrativa, come La principessa  Montalbo (1963), Il romboide (1969), Il piano segreto (1984). Dal 1994 ha diretto la collana di teatro per conto della casa editrice Sellerio, con la quale ha pubblicato la  memoria-intervista Marcello Cimino, vita e morte di un comunista  soave (1991), Anticamera (1994), La spola infinita (Premio Mondello 1995), Con quelle idee da canguro. Trentasei anni di  note ai margini (1997), Atti del bradipo (1998), Ritorno (2003),  i romanzi A presto (1990), Delirium cordis (1995), e Finirà  questa malìa (2004), l'affresco autobiografico di una città e  una vita Romanzo d'amore (2002) e il recente La casa (2007).    
 Fra le sue regie spiccano Morte per vanto (1970/1995), I pavoni (1983/1997), Ogni giorno può essere buono (1993),  Anticamera (1994), Dietro la rosata foschia (2001), Pugnale  d'ordinanza (2004/2005), Buon appetito (2004/2005) e 'Come, non  lo sai?' (2008). Ha inoltre riscritto il Macbeth di Shakespeare (1973) e Le sedie di Ionesco (1974). Dal gennaio 1997 al dicembre 2005 ha  diretto la scuola di teatro istituita dal Comune di Marsala. Per  anni è stata una delle firme più autorevoli del quotidiano  L'Ora di Palermo, fino alla chiusura dell'8 maggio 1992. Fra le  passioni di Perriera anche il calcio ed i colori rosanero del  Palermo.

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