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La "caduta libera" di Nicolai Lilin

Domani al Kahlesa la presentazione del secondo lavoro dello scrittore, dopo il caso letterario di "Educazione siberiana"

PALERMO. "Sono davvero felice di partecipare ai prossimi incontri culturali in Sicilia, conoscendo i siciliani so che sono lettori molto attenti e sviluppano un particolare rapporto con i libri, con la letteratura, proprio perché la mentalità degli abitanti delle isole rimane intatta e lontana dal modo caotico in cui scorre il tempo altrui, e riesce a preservare un approccio sincero e profondo con l’opera, con la cultura. Mi sento onorato di visitare la stessa terra che ha dato i natali ai giganti della letteratura come Pirandello, Quasimodo, Capuana, Verga, Vittorini, per non parlare del teatro o dell’arte della pittura. Ho un caro amico pittore siciliano, Angelo Vadalà, e ogni volta che osservo le sue opere rimango ipnotizzato da quella meravigliosa luce che trasmettono, una luce unica, che rende tutto abbagliante ed evidenzia i contrasti, evidenziando le ombre più nere della notte stessa, come se allegoricamente spezzasse gli uomini e la vita col bianco e col nero, senza lasciare spazi alle sfumature, così come si presenta lo spirito e la storia dall’antica civiltà di questa meravigliosa isola."

Con questa dichiarazione Nicolai Lilin ci rimanda a domani mercoledì 8 settembre 2010, al Kalhesa, ore 21, per la presentazione di "Caduta Libera". L'anno scorso è stato subito caso letterario con l'uscita di "Educazione siberiana", quest'anno esce con il suo secondo testo, edito da Einaudi, che ha già destato scalpore. Il racconto di chi ha combattut la guerra in Cecenia facendo il cecchino in un gruppo d'assalto.  Un libro che appare prima spietato e terribile, poi semplicemente vero. Lilin sarà a Palermo come prima data di un piccolo in tour: a seguire sarà a Siracusa (giovedì 9 settembre) e a Catania (venerdì 10).

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