
Dopo i danni causati dagli eventi alluvionali registrati il 19 ottobre scorso in Sicilia si sperava che le prime, vere forti piogge d’autunno avessero quantomeno risistemato il deficit idrico delle dighe siciliane, e invece: l’ammanco accumulato nell’anno dell’emergenza siccità non solo non inverte la marcia, ma prosegue imperterrito segnando un ulteriore calo del 4,5% rispetto a settembre. È quanto emerge dall’ultimo bollettino dell’Autorità regionale di bacino, pubblicato ieri con numeri fotografati in data 21 corrente mese, quando nel totale delle strutture sono stati rilevati poco più di 171 milioni di metri cubi d’acqua rispetto ai quasi 188 milioni contati quattro settimane prima, anche se il volume effettivamente prelevabile, sia per l’uso domestico che irriguo, ammonta a 55 milioni per non mettere in pericolo le specie ittiche che vivono nelle dighe.
Ma ad impressionare, ancora una volta, è il paragone con il 2023, quando i laghi siciliani, al primo novembre, contenevano 325 milioni di metri cubi di risorsa, quasi il doppio rispetto ad oggi (-45%), mentre alla lista dei bacini già a secco da tempo, come Fanaco (nella foto), Disueri, Ogliastro, Gorgo e Zaffarana, sta per aggiungersi adesso pure l’Ancipa, che rifornisce numerosi Comuni dell’Ennese e che potrebbe esaurirsi prima del 22 dicembre, data prevista dall’Autorità regionale.
Un servizio completo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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5 Commenti
Darma
02/11/2024 07:58
Una amministrazione sana ed avveduta capirebbe che è il momento giusto per dragarle e ripulirle dagli accumuli di detriti decennali. Vedremo se ne è all'altezza !!
Roby
02/11/2024 08:51
Il prosciugamento degli invasi entro fine anno è stato previsto questa primavera. La regione ha già pronto un piano di emergenza o sperano nelle piogge?
settimio
02/11/2024 12:13
Sperano nelle piogge che probabilmente non verranno. La situazione si fa sempre più drammatica
IVAN
02/11/2024 13:47
Se era stato già previsto dove starebbe la situazione d emergenza?
Giuseppe
02/11/2024 08:58
Parliamo sempre da 2 anni ormai dello stesso problema della siccità, ma non parliamo delle soluzioni, o quantomeno di risolvere una volta per tutte questo problema, siamo un'isola circondata dal mare, un dissalatore per ogni provincia, rete idrica rinnovata è il questione è risolta. Ps. Pagherei volentieri la tassa per risolvere il problema dell'acqua.
Kaco
02/11/2024 10:51
Basterebbe canalizzare quello che cade. In capaci.
Angelo
02/11/2024 11:04
Lascia perplessi che la politica non si sia attivata in relazione alla recente scoperta dell'enorme bacino d'acqua sotto i Monti Iblei. L'Ingv, in collaborazione con le università di Malta e Roma Tre, comunicò l'eccezionale scoperta nel 2023, facendo prefigurare opportunità estremamente positive. Ciononostante, pare che la politica preferisca aspettare le piogge.