No, in queste ore non c’è solo la siccità ad angosciare agricoltori e allevatori siciliani, ma la crisi idrica che da mesi imperversa sulla Sicilia sta ingigantendo l’altro problema cronico, quello degli attacchi della fauna selvatica, «dei cinghiali in particolare, che spinti dalla penuria d’acqua e cibo sempre più spesso vanno a cercare le risorse altrove, fuori dal loro habitat, nei campi coltivati, perlomeno in quelli che possono ancora contare sui pozzi privati e sull’irrigazione». Parola di Stefano Masini, responsabile dell’Area ambiente e territorio di Coldiretti e tra gli artefici del Piano di contenimento degli animali selvatici, in particolare dei suidi, stilato dall’associazione e presentato non molto tempo fa agli uffici competenti della Regione Siciliana, che «sembrava più che interessata al documento e decisa ad approvare una delibera che andasse nella stessa direzione. A Tusa un coltivatore è stato assalito qualche giorno fa riportando gravi ferite. Un servizio completo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi