La rivolta di famiglie e imprese danneggiate dagli incendi della scorsa estate viaggia in due class action. La prima mira a ottenere risarcimenti dei danni, già quantificati in 300 milioni, la seconda punta a obbligare Comuni e Regione a mettere in pratica da subito azioni di prevenzione per evitare che si ripetano i disastri dell’anno scorso.
È un passaggio cruciale, quello consumato in questi giorni. Che segna anche la diffidenza di chi ha perso la casa o l’impresa verso le misure messe in campo finora da Stato e Regione.
L’azione risarcitoria vede già insieme 22 fra imprenditori (soprattutto agricoli e del mondo del turismo) e proprietari di case andate distrutte fra luglio, agosto e ottobre.
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