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«Ragazzi se dico “treno” spostatevi», nel video di Kevin gli ultimi istanti prima della strage di Brandizzo

Le immagini recuperate da un profilo social di Laganà, di origini messinesi, il più giovane degli operai morti nel tragico incidente ferroviario in Piemonte. Il filmato acquisito dalla Procura. I legali: «Dimostra un modus operandi“

«Ragazzi, sei vi dico “treno” andate da quella parte». Poi il treno è arrivato davvero. A 160 km all’ora. E sono morti in cinque.
La frase è contenuta in un video girato nella tarda serata del 30 agosto, una manciata di minuti prima del terribile incidente sulla ferrovia a Brandizzo.
A realizzarlo, servendosi del proprio telefonino, è stato Kevin Laganà, il più giovane degli operai deceduti: dimostra che la squadra era stata messa al lavoro sui binari in un momento in cui si sapeva che di convogli ne dovevano ancora passare.
I familiari hanno recuperato la bozza dal suo profilo social e hanno consegnato il file al loro legale, Enrico Calabrese, che lo ha subito messo a disposizione della procura di Ivrea. Anche oggi i magistrati e la polizia ferroviaria hanno proseguito i loro accertamenti.
Ora dovranno stabilire quali saranno i prossimi passi da compiere. Non si può escludere che i nomi di altri indagati vadano ad aggiungersi a quelli di Antonio Massa, addetto della Rfi, e di Andrea Girardin Gibin, capocantiere della ditta Sigifer.
Secondo l’avvocato Calabrese e il collega Marco Bona dalle immagini «sembrerebbe emergere un modus operandi non occasionale», con «direttive assai pericolose» per i lavoratori e una quantità di «dubbi sull’adeguatezza tecnica dei sistemi di comunicazione e di sicurezza».
Procedure, regolamenti, abitudini. Anche di questo ieri i pubblici ministeri hanno parlato per ore con la testimone chiave, la venticinquenne dipendente Rfi che la sera del 30 agosto, dalla sala controllo di Chivasso, per tre volte aveva lanciato un avvertimento rimasto inascoltato: non occupate i binari, ci sono ancora dei treni. Alla quarta telefonata ha saputo che era accaduto l’irreparabile: «sono tutti morti».
I sei minuti e quarantotto secondi del video girato da Laganà restituiscono un clima disteso, sereno, pochi minuti prima della tragedia. Si lavora con impegno, con diligenza e alacrità, ma ogni preoccupazione sembra lontana. Prima di cominciare qualcuno illustra la situazione gli operai: «Noi possiamo vedere il segnale, voi prendete le misure, io guardo il segnale e appena dico via ... (un fischio) uscite da quella parte perchè i treni passano qua, dovrebbero passare gli ultimi treni».
Kevin chiede “questo è già interrotto?” (riferendosi evidentemente al binario) e la voce gli risponde «questo è interrotto».
«Quindi possiamo metterci sopra lo spezzone e bonificarcelo?», domanda ancora Kevin. La replica è «no, passa l’autoscala, una volta che passa l’autoscala va bene».
A quel punto una voce scandisce: «Ragazzi se vi dico “treno” andate da quella parte, eh».
Secondo alcune indiscrezioni è quella di Antonio Massa, ma la circostanza è ancora tutta da verificare. In ogni caso subito dopo si alza un’altra voce, quasi come per farle il verso: «Se arriva il treno da che parte passate? ” e Kevin, al volo, risponde «di qua» indicando la staccionata dietro di lui.
Quindi si comincia. Per prima cosa occorre smuovere il “ballast”, lo strato delle pietroline aguzze su cui poggiano i binari. Colpi di rastrello, sorrisi, battute, ironia, risate: «Sta sigaretta sa di merda», «Oh, sempre che si lamenta», «Non so perchè ma mi sono già stancato». Il video si chiude con i saluti di Kevin: «Ciao ragazzi, ci vediamo alla prossima, metterò un tik tok fra un paio di giorni».
Il Mit comunica che il ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini è pronto a riferire in aula sulla tragedia ferroviaria di Brandizzo.
La nota sottolinea che «alla luce dei quattromila cantieri ferroviari e stradali Anas attualmente aperti in tutta Italia e in vista delle tante nuove opere in programma, Salvini ribadisce che sulla sicurezza dev’esserci massima attenzione»

 

 

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