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Il generale Luzi: la cattura di Messina Denaro è stata cristallina, no a dietrologie

Teo Luzi

La cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro è avvenuta «in modo cristallino», frutto di un accurato lavoro investigativo, «tutte le dietrologie sono solo tali. Siamo in democrazia e si può parlare, ma non ci sono fatti». Lo ha detto il generale Teo Luzi, comandante generale dell’Arma dei carabinieri, nel corso dell’audizione di commissione Difesa alla Camera, nella replica finale dopo le domande dei commissari.
In precedenza, nell’illustrazione della relazione, Luzi aveva detto che «l'arresto a Palermo dell’ultimo esponente di spicco della stagione stragista di Cosa nostra ha segnato un momento di assoluto rilievo nell’"affermazione dello Stato sulla criminalità mafiosa». Ed è stato «un successo non isolato: dal 2021 a oggi, infatti, i reparti dell’Arma hanno catturato 14 latitanti di massima pericolosità, inseriti nel programma speciale di ricerca».

A proposito di criminalità organizzata, nel 2022 le indagini condotte dai reparti carabinieri hanno consentito l’arresto di 282 affiliati alle realtà criminali maggiormente strutturate e il sequestro di beni per oltre 480 milioni di euro. Inoltre, contestualmente, con le altre forze di polizia, «rivolgiamo la nostra attenzione investigativa a tutela degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza contro le aggressioni di gruppi criminali e le insidie della corruzione. In questo ambito, l’approccio preventivo è strategico per anticipare le infiltrazioni illecite e consentire comunque la realizzazione delle opere nei tempi previsti, grazie anche alle misure di carattere conservativo recentemente introdotte come la 'prevenzione collaborativà».

Luzi ha aggiunto: «Siamo al fianco dei Prefetti, nello svolgimento degli accertamenti antimafia, operando in seno ai Gruppi Interforze Antimafia (GIA) e nell’ambito dei protocolli di legalità variamente stipulati con imprese ed Enti locali per la realizzazione di specifiche opere. A livello centrale, abbiamo avviato una proficua attività di collaborazione con la Corte dei Conti, nell’ambito dell’attività di 'controllo concomitantè, prevista dal decreto-legge 'Semplificazionì sui principali interventi di sostegno e rilancio dell’economia nazionale».

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