Maturità 2022: record di 100 e lode. Ma le prove Invalsi tolgono credibilità a questi risultati: è quanto evidenzia uno studio della rivista specializzata Tuttoscuola. La maturità 2022 infatti si è caratterizzata per un ulteriore aumento del numero di maturati con 100 e lode (“lodi”): ben 16.384, 1.147 più dell’anno scorso, con incrementi distribuiti quasi a senso unico a favore delle regioni del Mezzogiorno (più 1.344) e, al contrario, decrementi per le regioni settentrionali (meno 279). Complessivamente ha raggiunto la lode il 3,2% dei diplomati, più del doppio rispetto a tre anni fa (1,5%), il triplo rispetto al 2015-16 (1,1%) e più del quintuplo del 2011-12 (0,6%), anno in cui per la prima volta, con l’entrata a regime della riforma della scuola secondaria superiore, la lode è stata attribuita solo se l’alunno aveva riportato il punteggio massimo di credito scolastico. Da allora l’incidenza degli alunni premiati con la lode è sempre aumentata, spiccando il volo negli anni del Covid.
Sono 1.053 gli studenti eccellenti della Lombardia che nel 2022 si sono diplomati con 100 e lode all’esame di maturità. Poco meno dei 1.149 che hanno raggiunto lo stesso traguardo in Calabria. La differenza è che in Lombardia si sono diplomati in 74.144 (quindi solo l’1,4% è stato valutato con il massimo dei voti), in Calabria in 18.477 (il 6,2% ha preso la lode). In altri termini in Lombardia solo uno studente su 70 è stato valutato meritevole di lode, in Calabria uno ogni 16. Seguono la Puglia con uno su 17, l’Umbria con uno su 21 e la Sicilia con uno su 22. In fondo, subito prima della Lombardia, il Friuli Venezia Giulia con un diplomato con lode ogni 56, il Veneto con 52 e il Piemonte con 50. Dati che testimoniano la disomogeneità dei criteri di valutazione sul territorio nazionale. Da sottolineare che le Università italiane con corsi a numero chiuso si affidano sempre meno al voto di maturità nei criteri di selezione all’accesso.
Ma le rilevazioni somministrate con le prove Invalsi, presentano un’Italia esattamente rovesciata nei livelli di competenza eccellenti rispetto a quanto emerge dalle valutazioni dei docenti italiani nelle varie province e regioni. La Calabria è prima a livello nazionale in termini di percentuale di studenti con lode ma è ultima nei livelli di apprendimento rilevati dall’Invalsi nell’ultimo anno delle superiori in termini di percentuali di alunni con risultati eccellenti. Come è possibile che ci sia una distanza così macroscopica? I dati Invalsi di quest’anno sui livelli di eccellenza degli studenti del quinto anno della secondaria di II grado sembrano infatti togliere credibilità a molte di quelle lodi assegnate nella maturità 2022, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. Infatti nel 5° livello (eccellenza) della prova di italiano Invalsi del 5° anno delle superiori non compaiono gli studenti di Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna; sono al limite minimo del livello di eccellenza quelli di Abruzzo, Lazio, Molise e Basilicata; sono collocati in posizione medio alta le restanti regioni, con Lombardia e Friuli VG, oltre alla Val d’Aosta e Trentino-Alto Adige, al top. Nel 5° livello (eccellenza) della prova di matematica sono inserite tutte le regioni con Sardegna, Calabria, Sicilia, Campania, Lazio e Abruzzo al limite minimo del livello e, comunque, sotto la media nazionale; sopra la media le restanti regioni e al top, oltre alla Val d’Aosta e il Trentino-Alto Adige, Lombardia, Friuli VG e Veneto. Tenendo conto anche di questi risultati e di quelli di inglese (lettura e ascolto), Invalsi ha stilato la graduatoria degli allievi eccellenti (che non vuol dire tutti «da lode», che rappresenta l’eccellenza assoluta) al termine della scuola secondaria di II grado, che vede agli ultimi posti Calabria e Campania con il 5%, precedute da Sicilia (6%), Sardegna (7%), Puglia (8%), Basilicata (9%); invece al top, oltre alla Val d’Aosta e al Trentino-Alto Adige, il Friuli VG (24%), la Lombardia (22%), il Veneto (21%). Tutte le Regioni del Nord migliori nelle prove Invalsi rispetto alle lodi; l’inverso per tutte le Regioni del Sud.
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