È il ceppo che mancava per chiudere il cerchio, e adesso è arrivato: dopo la lunga serie di sottovarianti Omicron emerse nell’Isola, dalla BA2 alla BA4 fino alla XQ, sul territorio si registrano i primi casi di Omicron 5, tutti nel capoluogo, individuati dal Centro regionale qualità laboratori sui campioni molecolari prelevati a cinque palermitani, «tutti sulla cinquantina e tutti ricoverati: quattro al Cervello, uno al Policlinico, nessuno grave». Parola del commissario per l’emergenza Covid della città metropolita, Renato Costa, che vorrebbe adesso «aumentare la quantità di sequenziamenti in provincia, anche attraverso i test rapidi. La BA5 va infatti attentamente monitorata, perché oltre ad essere più contagiosa degli altri lignaggi Omicron sembrerebbe anche più aggressiva, ed è un peccato, in questa fase, che lo screening sui passeggeri in arrivo all’aeroporto non ci sia più». Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Andrea D'Orazio
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