Sono 2.352 i nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Un dato di poco superiore a quello di ieri (2204), anche se è più basso il numero dei tamponi processati, 17.783 contro gli oltre 19mila di mercoledì. Significa che cresce il tasso di positività che oggi si attesta al 13,2%. L'Isola è al sesto posto in Italia per numero di nuovi contagi, la buona notizia arriva però dai ricoveri che continuano la discesa segnando un -16 rispetto a ieri. Stabili invece i posti occupati in terapia intensiva. Altri 9 sono i decessi riportati nel bollettino del ministero.
Nel dettaglio, a livello provinciale, Palermo fa registrare il maggior numero di nuovi positivi, 641, davanti a Catania con 518. A seguire c'è Messina con 379. Siracusa 350, Agrigento 270, Trapani 182, Ragusa 192, Caltanissetta 169, Enna 72.
Covid, i dati in Italia
In tutta Italia contagi stabili a 30.310 (-98) con 247mila tamponi (-17mila). Il bollettino odierno del ministero della Salute registra anche 108 decessi (-28) e un tasso di positivita' del 12,2% (+0,7%). Gli attualmente contagiati scendono a 893mila (circa 60mila in meno rispetto a ieri) dei quali 885mila in isolamento domiciliare, 7.020 ricoverati reparti ordinari (-256) e 308 in terapia intensiva (-10). Nelle ultime 24 ore sono 90.017 le persone dimesse o guarite.
Buone notizie dagli ospedali
Scende di un punto percentuale in 24 ore, tornando al 3%, la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19 in Italia (un anno fa era al 19%) e nessuna regione supera la soglia del 10%. A calare di un punto, fermandosi all'11%, è anche l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di "area non critica" (un anno fa era, anche questa, al 19%) e solo l'Umbria supera il 20%. I dati sono stati diffusi dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e fanno riferimento al 18 maggio 2022.
Le 12 regioni che vedono un calo dell'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica o "non critica" da parte di pazienti con Covid-19 sono: Basilicata (19%), Campania (13%), Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (11%), Liguria (13%), Molise (12%), Pa Bolzano (7%), Pa Trento (9%) Sardegna (14%), Sicilia (17%), Umbria (con il -3% torna a 23%), Valle d'Aosta (13%). La percentuale cresce, solo in Calabria (19%) e Veneto (8%). E' stabile in 7: Abruzzo (20%), Lazio (12%), Lombardia (9%), Marche (11%), Piemonte (8%), Puglia (15%), Toscana (8%).
L'occupazione dei posti nelle terapie intensive, a livello giornaliero cala in 9 regioni: Calabria (al 5%), Lazio (5%), Liguria (4%), Marche (1%), Pa Trento (3%), Piemonte (3%), Puglia (5%), Toscana (2%), Sicilia (4%). Cresce solo in Emilia Romagna (4%). La percentuale e' stabile in 9 regioni e province autonome: Abruzzo (al 6%), Basilicata (3%), Campania (6%), Friuli Venezia Giulia (1%), Lombardia (2%), Molise (5%), Sardegna (5%), Umbria (1%) e Veneto (2%). In Pa Bolzano (0%) e Valle d'Aosta (0%) la variazione non è disponibile.
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