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Bimba con infezione da shunt dall'Ucraina a Padova, il modicano Caschetto la porta in Italia

È giunta in Italia, all'ospedale di Padova, Christina la bimba ucraina di quasi 8 mesi con infezione da shunt. La storia della piccola è stata raccontata da Andrea Caschetto, il volontario di Modica che soccorre gli ucraini in fuga dalla guerra. È stato lui, insieme ad altri volontari ad andare a prendere, all’ospedale di Leopoli, Christina con sua mamma per portarle in Italia.

Nata il 6 agosto 2021 con un gemello che è morto alla nascita, la piccola era stata ricoverata dopo un giorno per polmonite, enteroclite necrotica, disordini metabolici, sintomi neurologici (emorragia intraventricolare III, convulsioni). Operata nei mesi successivi, a gennaio le condizioni di salute erano peggiorate con febbre e segni crescenti di ipertensione e a fine gennaio gli era stata diagnosticata un'infezione da shunt. Poi lo scoppio della guerra e nel frattempo la bimba l'8 marzo era stata ricoverata nel reparto di neurochirurgia, nei bunker ucraini, insieme alla madre.

"Per andarsi a lavare - racconta Caschetto - dovevano attraversare sempre la strada con rischi di bombardamenti. Terrore per farsi una semplice doccia. La mamma ha trovato nel dolore causato dallo scappare per la guerra un ringraziamento alla guerra stessa. 'Grazie' alla guerra è riuscita a trovare i contatti per far ricoverare la bimba in uno dei centri medici migliori d’Italia. Dove la bimba potrà essere curata nel migliore dei modi. Buona fortuna a questo amore grande. Grazie a tutti i bambini che rappresentano l’invenzione più bella: la pace".

“Mia figlia era nata con un gemello che non è più qui con noi. La mia piccola - dice la madre - rappresenta per me l’amore di entrambi i bambini”.

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