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Finte dosi a Palermo, Costa: «Contatteremo e vaccineremo chi è stato ingannato dall'infermiera»

Renato Costa

«Sarà nostra cura ritirare tutte le loro pratiche, contattarli uno a uno, verificare il loro stato immunologico e vaccinarli». Il commissario per l'emergenza Coronavirus in provincia di Palermo, Renato Costa, commenta così la notizia dell'arresto della polizia effettuato oggi a Palermo. A finire nei guai un'infermiera dell’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo, che avrebbe finto di iniettare il vaccino a 47 persone.

«Purtroppo i nuovi sviluppi delle indagini rendono la vicenda ancora più odiosa e amara - sottolinea Costa - . Pensavamo fosse solo una bieca storia di soldi e interessi personali, invece dall’inchiesta emerge che questa infermiera dell’ospedale Civico, che svolgeva occasionalmente turni vaccinali alla Fiera del Mediterraneo, non credeva nella scienza e ha messo le sue idee antiscientifiche davanti al suo lavoro e alla sua missione di protezione».

«Il prezzo di questo tradimento - rimarca il commissario - lo hanno pagato tutti quei cittadini che credevano di essere vaccinati e, nostro malgrado, lo paghiamo noi che, come hub, eravamo convinti di aver reso loro un servizio. Sarà nostra cura ritirare tutte le loro pratiche, contattarli uno a uno, verificare il loro stato immunologico, in collaborazione con il laboratorio Cqrc, diretto dalla professoressa Francesca Di Gaudio, e vaccinarli».

Costa ringrazia l'intervento della forze dell'ordine, in particolare «la Digos, alla quale abbiamo fornito fin dall’inizio tutto il supporto possibile, per aver fatto luce su questa sgradevole vicenda, in modo tale da spezzare una catena di ignobili raggiri che i cittadini non meritavano e di certo nemmeno noi e la causa che stiamo servendo».

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