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Gruppi di profughi ucraini accolti a Partanna e Santa Elisabetta

Sono arrivati a Partanna, nel Trapanese, i primi otto profughi ucraini tramite il corridoio d’accoglienza che ha creato lo stesso Comune guidato dal sindaco Nicola Catania insieme a Irina Pysareva, una giovane ucraina che, quando si verificò il disastro di Chernobyl, allora bambina, venne accolta dalla famiglia di Nino Asaro proprio a Partanna. “Grazie a Irina abbiamo preso contatti diretti con alcune donne che avevano lasciato l’Ucraina per la guerra - spiega il sindaco Catania - e abbiamo dato disponibilità ad accoglierle nell’Ipab ’Renda-Ferrarì e alcune famiglie del nostro paese». Ieri notte, con tre voli, sono arrivati all’aeroporto di Palermo una mamma con una bimba di 6 mesi, un’anziana, una mamma con una bimba di 9 anni e, infine, una ragazza con due figli gemelli, poi trasferiti a Partanna con i mezzi della ‘Misericordià. Il Comune, intanto, ha messo online un form all’indirizzo https://bit.ly/3MO4Ixp dove chi vorrà può dare disponibilità d’accoglienza al Comune.

Altri 4 profughi ucraini sono giunti da Cracovia a Santa Elisabetta (Ag) e  6 erano arrivati ieri  a Grotte. Ancora una volta a sostenere il costo del biglietto aereo è stato Beniamino Biondi, scrittore ed ex assessore comunale di Agrigento, riconosciuto dal consolato di Napoli come canale diretto ed accreditato della Polonia. A Santa Elisabetta sono arrivate due mamme, Viktoria di 26 anni, Yuliia di 37, e due bambini: Varvara di 9 anni e Lev di 5. «Ho trovato loro ospitalità a Santa Elisabetta, in appartamento autonomo sotto il controllo dell’amministrazione civica che provvederà a tutti gli adempimenti di competenza. Ringrazio - ha detto Beniamino Biondi - il sindaco Mimmo Gueli che si è speso per offrire un alloggio ai rifugiati, il vice sindaco Giovanna Iacono che si è recata con altri in aeroporto per accogliere direttamente le persone».

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