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Falsi vaccini, arrestato il medico di Pippo Franco

Per l'accusa Alessandro Aveni ha rilasciato una dozzina di green pass taroccati. Tra i certificati nel mirino degli investigatori anche quello dell'attore, ma la sua difesa dice che il coinvolgimento è dovuto solo a telefonate fra altre persone

Alessandro Aveni, odontoiatra e medico di base a Roma

Ha rilasciato una dozzina di green pass falsi grazie ai quali i «clienti» sono riusciti ad aggirare la normativa per arginare la diffusione del Covid. Per questo Alessandro Aveni, odontoiatra e medico di base a Roma, è finito agli arresti domiciliari su richiesta della Procura. L’ordinanza cautelare gli è stata notificata oggi dai carabinieri del Nas.

Nei suoi confronti i reati contestati sono di falsità ideologica in atti e documenti informatici pubblici. Alla luce della iniziativa giudiziaria il medico verrà sospeso dall’Ordine dei medici. L’arresto è arrivato a cinque mesi di distanza dall’inscrizione nel registro degli indagati in un procedimento che vede coinvolto anche il comico Pippo Franco. Il 3 novembre scorso i militari dell’Arma avevano proceduto al sequestro di nove pass falsi che sono stati utilizzati anche per entrare in ristoranti e locali. Tra i documenti finiti sotto la lente degli inquirenti anche quello di Pippo Franco e di alcuni suoi familiari. L’indagine dei pm capitolini ha accertato che il medico di base avrebbe ricevuto 20 fiale di vaccino da cui è possibile inoculare 120 dosi ma ne risulterebbero invece somministrate 156 dosi.

Gli inquirenti hanno verificato, inoltre, che nella data in cui risultava la somministrazione del siero alcuni indagati si trovavano lontano da Roma mentre altri avrebbero ricevuto la dose in una data successiva a quella indicata sul certificato verde. Aveni ha provveduto anche all’inserimento nel sistema informatico della Regione Lazio dei dati permettendo a 13 pazienti di ottenere il certificato.

In merito alla posizione di Franco, il suo difensore, l'avvocato Benedetto Giovanni Stranieri, precisa che «il suo assistito ha regolare green pass ed ha effettuato anche la terza dose. Siamo ancora in attesa della decisione del Riesame dopo l'istanza di dissequestro della certificazione. Lui è stato coinvolto in questa vicenda per telefonate intercorse tra altre persone». Ad inchiodare il medico di base, infatti, ci sono anche una serie di intercettazioni. Gli inquirenti, nell’ambito dell’attività istruttoria svolta presso lo studio medico, avevano proceduto all’acquisizione di ricette mediche, elenchi di pazienti e documentazione sanitaria.

La vicenda che coinvolge Pippo Franco era esplosa proprio nel bel mezzo della campagna elettorale per le amministrative di Roma, in cui l’attore si era candidato nelle fila del centrodestra raccogliendo però pochissimi voti. Nel corso di alcune interviste, l’attore, parlando di vaccinazione si era limitato a dire: «Preferisco non rispondere, vi basti sapere che ho il green pass». Dopo alcuni giorni Franco ha pubblicato sul suo profilo Instagram una sua foto che lo ritrae nello studio del medico finito nel registro degli indagati con la didascalica «Scettico ma vaccinato».

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