Giro di boa con il segno meno davanti, ad ulteriore conferma che il picco della quarta fase dell’epidemia è ormai alle spalle, anche se, stavolta, la flessione non è stata così marcata come quella registrata domenica 23 gennaio: sul fronte contagi, l’Isola chiude così la prima delle due settimane previste in zona arancione, con un -3% di infezioni rispetto al bilancio dei sette giorni precedenti, mentre il tasso di saturazione delle terapie intensive resta ancorato a valori da giallo. A calare, sempre su base settimanale, è anche l’incidenza del virus sulla popolazione, arrivando adesso sotto quota mille, per l’esattezza, a 991 casi ogni 100 mila abitanti, un’asticella nettamente inferiore alla media nazionale - pari a circa 1700 casi ogni 100 mila persone - nonostante i livelli toccati dalle province di Ragusa, Siracusa e Caltanissetta, che contano, rispettivamente, 1694, 1394 e 1338 casi ogni 100 mila abitanti, mentre i territori di Enna, Trapani, Agrigento e Palermo spingono il parametro verso il basso, ciascuno con 600, 710, 719 e 877 contagi ogni 100 mila persone. Ma tra i dati provinciali sono quelli di Messina a spiccare, non tanto per l’incidenza, ma per la variazione settimanale di infezioni, con un +63%, il rialzo maggiore di tutta Itala. Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Andrea d'Orazio