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Scuole in Sicilia, arrivano le ordinanze dei sindaci in zona arancione: ecco dove chiudono

Continua il caos delle scuole in Sicilia. Lunedì moltissimi alunni dovrebbero rientrare in classe ma ad oggi non si sa se le aule rimarranno chiuse, dove saranno aperte, se in presenza o in Dad. Una confusione dettata da ordinanze singole dei sindaci, da ricorsi del genitori o altro. Insomma, un delirio per studenti e parenti.

Ad aggiungere confusione c'è anche il fatto che ben 149 comuni in Sicilia sono zona arancione, e il Presidente della Regione Nello Musumeci, con sua ordinanza ha stabilito che i sindaci possono tenere chiuse le scuole nei soli “territori dichiarati zona rossa o arancione” o dove ci siano circostanze di rischio estremamente elevato e comunque previo parere obbligatorio dell’Asp.

Nel Palermitano, al momento, nel capoluogo (che è zona gialla) si andrà tranquillamente in classe, così come a Catania, ma in centri come Borgetto e Trappeto i sindaci hanno fatto già sapere che le aule saranno chiuse fino al 26.

Da oggi Agrigento, come Trapani e Messina, invece è in zona arancione. Nella città dello Stretto Cateno de Luca, con una giravolta delle sue, ha già detto che tutti andranno in classe in presenza da lunedì.

Ad Agrigento il  sindaco Francesco Miccichè ha sospeso le lezioni in presenza, demandando la possibilità di didattica a distanza ai vari istituti scolastici.  La decisione è stata presa nonostante ieri il Tar avesse bocciato un precedente provvedimento del primo cittadino sospendendone l’efficacia.

I cittadini che avevano fatto ricorso al tribunale amministrativo contro la prima ordinanza, ricorso accolto dai giudici, stanno già preparando una nuova impugnazione e predisponendo un esposto al Prefetto e alla Procura «affinchè - dicono - il sindaco non ritenga di essere fuori dallo Stato italiano»

A Trapani il sindaco Giacomo Tranchida ha chiuso le scuole fino al 26 gennaio. In un’ordinanza Trachida dice che «sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza nelle Scuole di ogni ordine e grado insistenti nel Comune di Trapani, siano esse pubbliche, private e paritarie. Durante il superiore periodo di tempo le autorità scolastiche, potranno operare in Dad o, in piena autonomia, assumere ogni misura utile a garantire il diritto all’istruzione e all’inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni
educativi speciali utilizzando ogni altra modalità ritenute maggiormente confacente e, ivi compresa quella in presenza».;

Il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, ha firmato stamattina l’ordinanza con la quale dispone per 10 giorni la sospensione delle attività didattiche in presenza in tutte le scuole di Petrosino.

Il provvedimento sindacale avrà efficacia a partire da lunedì 17 gennaio e fino al 26 gennaio. Sarà competenza dei Dirigenti degli Istituti scolastici locali procedere all’attivazione della didattica a distanza. "Abbiamo ricevuto parere favorevole da parte dell’Asp per disporre la chiusura delle scuole e l’attivazione della Didattica a Distanza", afferma il Primo Cittadino.

Anche ad Erice scuole chiuse, anche quelle d'infanzia, e tutti in Dad: è arrivata nel pomeriggio di sabato l'ordinanza del sindaco.

L’Asp di Trapani, che ha valutato gli indici di incidenza della variante Omicron del Covid-19 nel territorio di Salemi, si esprime a favore dell’adozione della didattica a distanza per le scuole e così il sindaco, Domenico Venuti, di conseguenza, stabilisce la chiusura di tutti gli istituti di ogni ordine e grado, compresi i servizi per l'infanzia, per sei giorni: dal 17 al 22 gennaio.

"A Naso, nel Messinese, i positivi sono quasi il doppio di quelli conosciuti e tracciati dall’Asp di Messina. Come primo provvedimento emergenziale, ho predisposto anche per la prossima settimana, la chiusura delle scuole su tutto il territorio comunale". Lo denuncia il sindaco Gaetano Nanì, che grazie al lavoro della Polizia Municipale, ha messo in atto la ricerca «in house» dei contatti da Covid-19 scoprendo che il tracciamento dei positivi, fornito dall’Asp è errato.

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