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Il nodo scuole al tempo del Covid, il sindaco di Messina De Luca: restino chiuse

Il rebus di inizio anno è quello della scuola. L'orientamento del Governo che nel Cdm del 5 gennaio affronterà anche questo tema in vista del rientro tra i banchi il 7 gennaio, è fare di tutto per mantenere il più possibile le lezioni in presenza, evitando stop nella ripartenza e discriminazioni.

In particolare, a pronunciarsi contro le ipotizzate nuove norme per la ripresa della scuola in sicurezza - che prevederebbero tra l'altro la Dad per gli alunni non vaccinati in caso di due positivi in classe - sono M5s, la Lega, Fdi ma anche i sindacati, i quali, dopo il netto no al ritorno sui banchi "con modelli ingestibili" arrivato dalla Cisl, oggi incontreranno il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.

Intanto sul caso è intervenuto oggi il sindaco di Messina Cateno De Luca con una diretta su Facebook nella quale torna ad auspicare l'obbligo vaccinale e poi chiede di non riaprire subito le scuole ma di tenerle chiuse per altri 15 giorni.

"Qua il problema non è se la scuola è un luogo sicuro. Io quello che vedo, con le varie classi messe in quarantena, tutta questa sicurezza obiettivamente non la vedo. Ma il problema vero è: come si arriva a scuola? I mezzi pubblici non sono sicuri. In questa fase di picco, come dicono tutti, perché riaprire le scuole subito? Per il solito capriccio? Tanto ai sindaci demandiamo di fare questo e quest'altro. Ma i sindaci non possono fare niente, perché il problema dell'edilizia scolastica non si risolve con un colpo di bacchetta magica. Le scuole devono essere lasciate chiuse almeno per quindici giorni, fino a quando non passa la buriata".

Alcune novità sono già state decise - al rientro dalle vacanze, così, gli insegnanti dovranno indossare la mascherina Ffp2 nelle scuole dell'infanzia e, nelle primarie e secondarie, laddove ci siano alunni esentati dal portarla - ma al vaglio del Governo c'è soprattutto la possibilità di cambiare il sistema di quarantene e Dad per gli studenti, dopo le proposte avanzate dalle Regioni.

Visto l'avvio della campagna vaccinale per la fascia 5-11, anche per le scuole elementari e la prima media, come già succede per le superiori, l'ipotesi è di prevedere nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l'autosorveglianza (5 giorni) per i ragazzi vaccinati, che resteranno in presenza, e la quarantena di 10 giorni con Dad e test al termine dell'isolamento per i non vaccinati. Nelle scuole dell'infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo.

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