I dati dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente pubblicati oggi consegnano un quadro sconfortante per la Sicilia che occupa il primo posto della triste classifica sul numero di eventi estremi che hanno colpito l’Italia dal 2010 ad oggi: nella nostra regione ben 144 eventi estremi di cui 30 solo nell’anno che si sta concludendo, con un incremento del 20 per cento nel numero di eventi: trombe d’aria ed esondazioni, cupole di calore e temperature record, oltre al tristemente famoso «medicane» Apollo che ha colpito la costa orientale.
Le carenze
«Un tributo notevole - dichiara Anita Astuto, responsabile Energia e clima di Legambiente Sicilia - in termini di vite umane e di danni sia in ambito agricolo che urbano che non può lasciare indifferenti. In termini di adattamento ai cambiamenti climatici, vanno assolutamente rivisti tutti gli strumenti di pianificazione sia su scala regionale che locale, affinché i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza siano davvero spesi in opere utili».
Per Anita Astuto «i Comuni hanno molto da fare, dai Pug (Piano urbanistico generale) ai Paesc (Piano d’azione energia sostenibile e clima), questi ultimi assolutamente sottovalutati dalle amministrazioni, e che sono invece la risposta urgente e necessaria, perché sono quelli che pianificano quali sono le azioni su scala urbana da mettere in campo sia in termini di riduzione delle emissioni di gas serra (azioni di mitigazione) che di adattamento appunto ai cambiamenti climatici. Ci auguriamo che questa dura lezione impartita dal clima, sia servita ai decisori politici in termini di consapevolezza sul fatto che non c'è più tempo da perdere e che la Sicilia è la regione che prima di altre patirà le conseguenze, se non si avvierà un cambio di rotta».
La situazione in Italia
In tutta Italia, ad ogni modo, l’allarme clima è sempre più una realtà tangibile, viva, anzi, che provoca morte: esattamente 264 vittime dal 2010 in Italia, 9 nel solo anno che sta per concludersi dove il bollino rosso dell’emergenza ambientale ha visto registrarsi 187 eventi estremi con il decesso di 9 persone. Secondo il bilancio dell’Osservatorio, realizzato in collaborazione con Unipol e con il contributo scientifico di Enel Foundation, Sicilia, Lombardia, Lazio, Campania, Veneto e Sardegna le regioni più colpite. Roma, Napoli, Catania, Palermo e Milano le città con i maggiori danni.
I numeri
Dal «medicane» Apollo alle temperature record in estate, dalle piogge intense alle grandinate estreme: nel 2021 in Italia non sembra essere mancato nulla di «similcatastrofico». In Italia, in particolare, in poco più di dieci anni sono stati 1.181 i fenomeni meteorologici che hanno provocato danni sul territorio con 637 Comuni dove si sono registrati eventi rilevanti, l’8% del totale. A questi dati si aggiungono le oltre 27 mila persone evacuate, a causa di frane ed alluvioni tra il 2016 ed il 2020.
Legambiente chiede quindi al governo «di approvare il piano nazionale di adattamento, per fissare le priorità e indirizzare le risorse verso azioni davvero utili per la messa in sicurezza e la riqualificazione delle città e dei territori italiani». A dettare l’urgenza ci sono i numeri: l’organizzazione ambientalista rileva che nell’ultimo decennio, si sono verificati 97 casi di allagamenti da piogge intense, 46 casi di danni da trombe d’aria, 13 casi di frane causate da piogge intense, 11 casi di esondazioni fluviali, 9 di danni da siccità prolungata, 8 casi di danni alle infrastrutture e 3 di danni al patrimonio storico da piogge intense. Rispetto al 2020 nell’ultimo anno in aumento i danni da grandinate intense (17 rispetto ai 9 nel 2020) e le frane da piogge intense (13 rispetto alle 10 nel 2020), mentre allo stesso livello record i dati sugli allagamenti (97 nel 2021 e 102 nel 2020).
Tra le città più colpite nel corso di quest’anno svetta al primo posto Roma con 9 eventi estremi, seguita da Napoli con 5, Catania con 4, Palermo e Milano con 2. A livello regionale, nello stesso periodo di tempo considerato, la Sicilia e la Lombardia sono in testa alla classifica con 30 e 23 eventi estremi. Rilevanti anche i casi della Campania con 16 eventi, del Veneto e della Sardegna con 14 eventi, del Lazio con 13 eventi, del Piemonte con 12 e della Liguria con 11. Il 2021, afferma Legambiente è stato quindi un anno da codice rosso per il clima, segnato da un’estate che ha registrato temperature record in Europa (in Italia a Siracusa l'11 agosto si sono toccati i 48,8 gradi), ma anche da piogge intense, forte siccità, violente trombe d’aria e il passaggio del funesto medicane Apollo.
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