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Criminalità online, sono soprattutto giovani le vittime dei furti di identità

Prima del furto di soldi, sul web ora domina il furto di identità. La truffa viene realizzata chiedendo un finanziamento con l’identità di un altro soggetto carpita su internet. Chiunque di noi, a sua insaputa, ora potrebbe essere in un negozio ad acquistare beni o chiedere un finanziamento. Il bene arriva al truffatore, la rata da pagare alla vittima. Nel 2021, secondo i dati Crif Mister Credit, le frodi attraverso questa modalità hanno ripreso a crescere, con un 8,7 per cento in più rispetto al 2020. E più colpiti sono i giovani.

Gli acquisti preferiti dai truffatori

Cosa comprano i truffatori con le identità (e la reputazione) altrui? Per lo più elettrodomestici e neanche troppo costosi. Secondo i dati di Crif al primo posto per il primo semestre 2021 della graduatoria dei finanziamenti fraudolenti sono quelli destinati all’acquisto di elettrodomestici (con il 48,2% dei casi), con una crescita del +30,2% rispetto al primo semestre 2020. Al secondo posto si piazzano i prestiti per l’acquisto di auto-moto (con più di 1.600 casi in soli 6 mesi), seguiti dagli acquisti di prodotti di elettronica-informatica-telefonia, con il 12% del totale a fronte di un aumento del +24,4%. Più di 1.000 anche le frodi che nel primo semestre dell’anno hanno avuto per oggetto un finanziamento per l’acquisto di mobili e articoli di arredamento. Secondo i dati Crif le frodi ripiegano dunque decisamente verso la “casa”, se è vero che «10 anni fa il 62,7% dei casi riguardava auto e moto, ovvero prodotti con valore unitario decisamente elevato». E invece adesso prevalgono gli elettrodomestici.
Così l’importo medio della truffa nel 2021 è sceso a 5.168 euro contro i 5.792 dell’anno precedente.

Giovani nel mirino dei ladri d’identità

La classe di età in cui si concentra il maggior numero di casi è quella compresa tra i 18 e i 30 anni (con il 24,2% del totale) malgrado in questa fascia di popolazione il ricorso al credito sia decisamente inferiore rispetto ad altri segmenti più maturi, spiegano i ricercatori di Crif. Seguono i consumatori di età compresa tra 41 e 50 anni che subiscono il 22,7% delle truffe (a fronte di un balzo del +4,1% rispetto alla precedente rilevazione), seguiti da quelli tra 31 e 40, con il 22,4%. Inoltre la prevalenza dei truffati è tra gli uomini, che cadono vittima di queste azioni criminali nel 64,1% dei casi.

La scoperta tardiva agevola il ladro

Il 52,5% dei casi viene scoperto entro 6 mesi ma emergono casi di frode messi in atto addirittura dopo cinque anni, che rappresentano il 22% del totale (con un aumento del +31,5% rispetto al I semestre 2020, spiega ancora Crif. Questo perché la truffa non si verifica immediatamente come un ammanco sul proprio conto o sulla propria carta di credito. In generale la vittima viene a conoscenza di essere stata il bersaglio di una frode quando riceve il sollecito da parte di un istituto di credito o di una società di recupero per il pagamento delle rate del finanziamento attraverso il quale sono stati acquistati beni o servizi a suo nome.

Come difendersi

Determinante l’attenta verifica dei propri estratti conto oppure grazie a sistemi di alert che segnalano tempestivamente indebite transazioni o l’accensione di un finanziamento a proprio nome. Tanto più la frode viene intercettata tempestivamente, quanto più i danni saranno minimizzati e sarà possibile avere maggiori chance di evitare altri spiacevoli effetti.

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